giovedì 22 maggio 2014

piccoli successi e lotta al pessimismo

Ciao a tutte,
in questi giorni sono un po' presa dall'avvicinarsi degli esami - non solo ho studiato pochissimo in questi mesi ma settimana prossima me ne vado anche al mare con le mie amiche, tanto per rendere la sfida ancor più ardua - e quindi sono un po' incostante, sono indietro nelle risposte ai commenti e sono anche un po' meno puntuale nel commentare i vostri blog, ma stasera vado in palestra e approfitterò delle "pause" di cardio per riportarmi in pari con la lettura.
Comunque volevo aggiornarvi sui miei progressi perché oggi era giorno di misurazioni e voglio rendere pubblici i risultati di quest'ultimo mese:
Girovita: da 77 cm a 75 cm
Fianchi: da 103 cm a 102 cm
Sedere nel punto più grasso: da 111 cm a 112 cm (spero solo perché si è un po' "sollevato" rassodandosi e non perché è diventato ancora più grosso!)
Cosce nel punto più largo: da 67 cm a 64 cm (incredibile! Non ci speravo proprio!)
Braccio nel punto più flaccido: 33 cm - invariato, ma adesso è meno flaccido!
Polso: 17 cm - invariato
Seno: da 95 cm a 94 cm
Mi aspettavo di aver perso un paio di cm al punto vinta ma questi tre centimetri sulle cosce mi hanno proprio lasciata di stucco! Io le vedo sempre enormi e burrose, ma a quanto pare tutti gli esercizi mirati della palestra - soprattutto squat, adduttori ed abduttori e un sacco di cose con la fitball - stanno funzionando anche se non me ne rendo conto.
Non mi sono pesata, anche se  mio padre mi ha regalato una bilancia bellissima, nera di vetro, perché non voglio che il peso mi scoraggi e mi freni. Lo farò quando mi sentirò meglio, in questo periodo (malgrado i piccoli ma confortanti risultati ottenuti con la 30 DS e la palestra) sono piuttosto cupa, annoiata e pessimista e non voglio che il peso sbagliato amplifichi il mio pessimo umore. 
Ieri una mia amica mi ha detto che devo sforzarmi di pensare positivo perché i pensieri positivi attirano altri pensieri positivi e si genera un circolo vizioso di positività che ti rende più fortunata (oltre che serena) ma io non ne sono proprio capace. Sono pessimista su tutto, persino sui risultati scolastici nonostante non abbia mai preso meno di trenta ad un esame. Del resto ci sarà un motivo se sono depressa da quando avevo tredici anni. 
Nei prossimi giorni, se riesco, vi posto qualche foto dei vestiti che voglio portarmi al mare, il vostro parere è molto importante per me!
p.s.
E il mio fidanzato ha apprezzato tantissimo il costume con le mutandine da voi suggerito! Io, vi dirò, pensavo di mettere l'altro perché mi sentivo meno "nuda" e meno cicciona, ma riguardando le foto col senno di poi avevate stra-ragione! Grazie!

sabato 17 maggio 2014

consiglio al volo

Ragazze, ho bisogno di voi.
Domani vado al mare in giornata e mi toccherà, quindi, indossare un costume. Dopo l'iniziale panico di ieri sera ho cercato di razionalizzare e questa mattina ho provato tutti i costumi che possiedo (non sono neanche così tanti perché non li amo molto, come forse avrete avuto modo di intuire!) e ne ho selezionati due che mi sembra mi stiano leggermente meglio degli altri e che ora sottopongo al vostro giudizio:
 Io ho già un'idea ma non voglio condizionarvi, quindi la terrò per me!
Già che siamo in tema di foto della mia ciccia vi propongo un confronto con una foto di due settimane fa, così che il vostro occhio attento e più oggettivo del mio possa darmi un parere. Mi sembra di notare dei miglioramenti nella zona dell'addome, la pancia è più asciutta e defnita, mentre le cosce mi sembrano sempre allo stesso (drammatico) punto. Voi cosa ne dite?

Un bacio e buon weekend a tutte!

martedì 13 maggio 2014

se c'è una cosa che desidero ancor più di essere magra è smettere di desiderare di essere magra



Se c’è una cosa che desidero ancor più di essere magra è smettere di desiderare di essere magra.
Vorrei riuscire a fottermene – scusate la scurrilità, ma non trovo altra parola che renda altrettanto bene l’idea – del cibo, del peso, delle calorie, della cyclette, dei centimetri del girovita, della provacostume, della taglia 38.
Ieri ero nello spogliatoio della palestra e c’erano due ragazze che conosco perché sono le fidanzate di due amici del fidanzato di una mia amica (se siete riuscite a seguire il ragionamento, complimenti) che parlavano dei loro chili di troppo (sono veramente in carne, ancora più di me, e sono anche un po’ mollicce) e dei loro buoni propositi per l’estate, per poi concludere che sarebbero andate a mangiarsi una pizza prima di andare a casa. “Chissenefrega” ha detto una delle due “domani faremo venti minuti di ellittica in più.” e con un sorriso beato se ne sono andate a mangiare la pizza mentre io decidevo di fare venti minuti di ellittica in più malgrado a casa mi aspettasse la fesa di tacchino.
Eppure le ho invidiate. Ho invidiato la leggerezza con cui hanno preso una decisione che a me sarebbe costata ore di riflessioni e ore di ripensamenti. Quanto vorrei avere voglia di pizza e andare a mangiarla. Così, senza programmarlo una settimana prima in modo da diminuire progressivamente i carboidrati, aumentare le ore di allenamento e poi tornare a casa dalla pizzeria e fare step fino alle tre. Vorrei uscire a fare una passeggiata senza pensare che potrei, invece, correre e bruciare più calorie. Vorrei mangiare un gelato con le mie amiche senza fare mille calcoli nella mente (meglio il cioccolato fondente dei gusti con la panna, se non mangio la parigina quante calorie risparmio?, quanto peserà una pallina di gelato?). Vorrei entrare da Bershka, guardare gli shorts striminziti che fanno sembrare obesi anche i manichini e non pensare “vorrei riuscire ad infilarmi in una taglia così piccola”. Vorrei provare un pizzico d’angoscia la prima volta che indosso un costume ma non convivere con questa brutta sensazione per tutta l’estate e passare le giornate in spiaggia a specchiarmi in ogni vetrina per vedere quanta ciccia tremolante trasborda da ogni elastico.
Vorrei che la mia vita non ruotasse intorno al cibo, che un numero sulla bilancia non influisse così tanto sul mio umore e non dovermi sentire in colpa per aver mangiato un boccone di pane in più a cena perché ero sovrappensiero. Vorrei smettere di fare dei semi-digiuni preventivi quando so di dover uscire a cena e godermi, per una volta, una serata al ristorante senza pensare al momento in cui mi pentirò di ogni forchettata di pasta mangiata a cena, quando so che dovrei evitare i carboidrati la sera. Vorrei concedermi qualche schifezza ogni tanto invece di farmi passare la voglia ripassando la regola d’oro “tre minuti in bocca, tre ore nello stomaco, tre anni sul culo”.
Quanto mi manca la normalità
Quando avevo quattordici anni e andavo a comprare le sigarette a mia zia mi compravo anche il Ritter Sport (non so se avete presente, quei quadrati di cioccolato) o fondente o con il biscotto e me lo mangiavo tutto sulla strada del ritorno. Quando con le amiche uscivamo dalla discoteca ci fermavamo sempre dal paninaro a mangiare la salamella, anche se erano le cinque del mattino e c’eravamo già sfondate di cocktail ipercalorici e zuccheratissimi. E i pomeriggi di studio con i compagni di classe erano una processione di spuntini, anche a tarda sera. Quando finivamo di studiare, anche se era mezzanotte, ci rimpinzavamo di kebab, pizza surgelata, pasta al pesto…Ero un po’ sovrappeso, non lo nego, ma non mi importava. Se ora mangiassi come mangiavo allora probabilmente peserei duecento chili e comunque non potrei farlo, starei troppo male.
Ma quanto è doloroso rifiutare inviti ad uscire perché non si può sforare il tetto calorico della giornata, trascorrere i pomeriggi a fare addominali e cyclette e tenere un diario alimentare e un’agenda di progressi e fallimenti in termini di peso? 
E la cosa peggiore è che sono quasi sicura che non si possa guarire da quest’ossessione.
[E vorrei anche guardare le foto di queste donne, sexy anche se non magre, senza pensare che io non mi spoglierei mai per un servizio fotografico nuda perché il mio corpo fa orrore.]

mercoledì 7 maggio 2014

"ma dovresti essere magrissima"

Peso: 71,7 kg 
(-3,7 kg; 21,7 da perdere)

Ragazze, ho fatto un gesto estremo: mi sono iscritta in palestra! Ho fatto l'abbonamento trimestrale, così almeno fino a fine luglio sono vincolata ad andarci. Sono stata un'assidua frequentatrice delle palestre in passato ma era dall'ultimo anno di liceo che non avevo più un abbonamento e ho dovuto recuperare un po' tutto: abiti adeguati (a casa mi metto quel che capita, tipo leggings e tshirt sfigate), scarpe e persino un borsone, però sono contenta di aver trovato il coraggio di andare, fregandomene degli sguardi e dei commenti degli altri (vi dicevo, no, che sono particolarmente paranoica e quando sono troppo svestita ho sempre l'impressione che tutti non facciano che guardare il mio grasso).
Ho parlato con il preparatore atletico, quello che si occupa di scrivere la scheda dell'allenamento, per spiegargli che cosa vorrei ottenere e mi ha fatto un po' di domande sulla mia attività fisica abituale, sulle mie abitudini alimentari e cose del genere. Quando ha saputo quanto esercizio faccio e quante calorie assumo mi ha guardato per qualche istante perplesso e poi ha dichiarato "ma dovresti essere magrissima!" (che, leggendo tra le righe, equivale a darmi della grassona).
Mi ha chiesto se abbia fatto degli esami specifici per controllare il funzionamento della tiroide e i dosaggi ormonali, dopo che gli ho detto di avere l'impressione che il mio metabolismo non bruci abbastanza calorie, ma, nonostante le sue domande fin troppo insistenti, ho preferito non parlare dei miei disturbi alimentari di un tempo e del periodo in cui non superavo le 500kcal al giorno perché non voglio che poi, una volta iniziato l'allenamento, mi tenga d'occhio e mi controlli per assicurarsi che non mi ammazzi di tapisroulant o che non svenga sulla panca con un peso conficcato nello sterno. Avevo smesso di andare in palestra proprio perché i preparatori atletici erano diventati pedanti con me: mi seguivano tra un esercizio e l'altro intimandomi di smettere, di cercarmi un nutrizionista o uno psichiatra e di bere bevande energizzanti prima di stramazzare al suolo nella loro palestra. 
Insomma, voglio evitare che si ripeta un fatto simile e perciò ho preferito soprassedere sulle cattive abitudini di qualche anno fa e ho promesso che avrei fatto gli esami che mi ha consigliato. In realtà è un po' che valuto quest'ipotesi, una mia amica è ipotiroidea e se n'è accorta perché si sentiva sempre stanca ed era ingrassata di parecchi chili. Io però non mi sento stanca e non sono ingrassata di recente (che non riesca a dimagrire è un'altra questione, credo) e soprattutto ho una paura folle dei controlli medici di qualsiasi tipo. Tra le altre cose, infatti, sono parecchio ipocondriaca (anche se sono migliorata negli ultimi anni) e ho sempre il terrore che da un esame sciocco, di routine, possano scoprire qualcosa di orribile - per un lungo periodo sono stata convinta di avere la SLA, poi un tumore al cervello, poi una forma particolarmente precoce di parkinson e via dicendo - perciò cerco sempre di evitare di sottopormi agli esami, anche ai più banali.

 Questa volta, però, mi tocca. Il preparatore atletico ha detto che ci tiene che li faccia perché così almeno sappiamo da che base partire per studiare un allenamento mirato a distruggere il grasso e siccome distruggere il grasso è al momento il principale scopo della mia vita metterò da parte le mie paure e andrò a fare queste analisi maledette. Ho troppa voglia di ritornare in palestra per farmi frenare da una provetta!   

domenica 4 maggio 2014

bocciata alla prova costume e altri rapidi aggiornamenti

Peso: 72,4 kg  (con ciclo)
(+1 kg, 22,4 da perdere)
In quest'ultima settimana sono stata molto impegnata, perciò sono stata un po' assente su Blogger, anche se ho continuato a leggere i vostri blog, pur lasciando pochi commenti. La settimana che comincia, però, dovrebbe essere più tranquilla e spero che lo sia davvero per potermi dedicare con più intensità allo studio e alla mia dieta
Sul fronte peso le cose procedono miseramente: anche perdere i kg messi con gli eccessi delle vacanze sembra un'impresa titanica e nonostante stia seguendo con costanza e impegno il 30 days shred (ormai ho quasi finito il secondo livello e ho saltato solo due giorni, prontamente recuperati) non mi sembra di notare sul mio corpo gli effetti miracolosi millantati dalle foto trovate su google. Forse dipende anche dal fatto che si trattava di persone che non si erano mai allenate nella loro vita mentre io partivo già da una base abbastanza tonica. Comunque non mi sono lasciata scoraggiare e ho deciso di finire, anche perché fare i miei venticinque minuti di esercizi quotidiani mi piace: anche quando non ho voglia prima di iniziare (e mi capita, dato che fatico a vedere dei benefici) alla fine mi sento sempre meglio, con tante energie in corpo e meno sensi di colpa.
Sto per finire il cioccolato di pasqua - io non sono un'amante del cioccolato e dei dolci in generale ma lo mangiucchio per noia, mentre leggo o studio e quindi non vedo l'ora che finisca perché se non ci fosse non mi verrebbe mai in mente di andarlo a cercare - e questa settimana dovrei andare ad iscrivermi in palestra. Non so quanto possa servirmi più di quello che già faccio, ma magari un preparatore atletico può darmi dei consigli su degli esercizi mirati per perdere centimetri sulle cosce, che sono inguardabili e disgustose.
Oggi mi sono messa in costume pubblicamente per la prima volta. In realtà mi ha vista solo una mia amica con cui ho preso il sole questo pomeriggio (perché sono pallida da fare schifo e il pallore enfatizza la morbidezza, secondo me) ma è stata comunque una prova di forza non da poco visto che mi vedevo orrenda, molliccia e obesa. Che, tra l'altro, è esattamente quello che sono. A fine mese vado al mare con delle amiche e per allora devo assolutamente rimediare: non posso davvero andare in spiaggia in queste condizioni!