sabato 16 agosto 2014

propositi fuori stagione



Peso: 73,8 kg
Peso percepito: 120 kg.

Mi sento gonfia ed enorme, come se mi fossi rimpinzata senza tregua per gli ultimi dieci giorni. E un po’ è vero, nel senso che ho mangiato tantissimi carboidrati – pasta quasi tutti i giorni, pane e pizza per due sere su otto – ma anche molte cose sane, tantissimo pesce, ad esempio. Eppure dieci giorni senza addominali, senza step e senza ciclette mi hanno fatta diventare una gelatina flaccida. Ho la pancia molle che sporge dai pantaloni e io non ho mai avuto la pancia, né queste orrende braccione flaccide che fanno sembrare la mia testa microscopica se confrontata con il corpo.
La sproporzione è evidente, non sono fatta per essere così grassa. Guardo le foto della vacanza e l’enormità delle mie braccia sembra quasi frutto di un fotoritocco, “non possono essere davvero così grosse”, mi ripeto guardandole. Allo specchio non mi sembrano così gigantesche, non sembrano dei tronchi malamente appesi alle mie spalle ancora magre. Ed è assurdo che mi veda più grassa in foto che allo specchio, visto che di solito è il contrario. Perciò credo più alle foto che allo specchio, perché ai tempi in cui allo specchio mi vedevo come un’ippopotama tremolante di ciccia le foto erano l’unico mio appiglio alla realtà, riuscivo a guardarmi in maniera più obiettiva, a vedermi (quasi) come mi vedevano gli altri.
Fatto sta che sono enorme. Enorme e demoralizzata, che è la cosa peggiore. Basta una settimana di sgarri per vanificare mesi di sforzi: una settimana sopra le 1300 kcal, senza fare la mia consueta ginnastica (eppure ho camminato tantissimo anche questa volta, mi sono arrampicata su per le scogliere della costiera amalfitana, ho scarpinato sotto il sole a Pompei…) e rimetto i tre chili persi con enormi sacrifici. È la storia della mia vita: mi impegno per tutta la settimana, faccio sport e conto le calorie, e poi basta una cena fuori per mettere su un chilo o due.
Ma non posso continuare a vivere così, devo mettere fine a quest’inferno e fare pace con il cibo. Ormai è questione di poche settimane, si tratta solo di aspettare che il dietologo da cui voglio andare – anni fa seguì una mia amica che non doveva perdere molto peso (una decina di kg)  che si è trovata molto bene con lui, è dimagrita senza sforzi eccessivi e soprattutto non ha più ripreso il peso perso – torni dalle ferie e poi prenderò un appuntamento e mi metterò nelle sue mani.
Forse è un modo per deresponsabilizzarmi, ma ho bisogno che qualcuno più esperto di me mi dica se posso rimediare ai danni del passato, voglio che il mio corpo smetta di essere “a risparmio energetico” perché sono stanca di fare tutta questa fatica e pesare sempre più di settanta kg. Sono anche stanca di continuare a pesarmi, ma questa è un’altra storia e non credo che nessun dietologo possa darmi una ricetta miracolosa per liberarmi dalla schiavitù nei confronti della bilancia. Perché di schiavitù si tratta: qualche anno fa me la portavo dietro perché non mi fidavo delle altre bilance, neppure di quelle delle farmacie, e quindi la mettevo sempre in valigia, così da non dovermene separare neppure in vacanza. Ora, complice il fatto che la nuova bilancia è di vetro e non sopporterebbe un viaggio in valigia, non lo faccio più, ma ho la cattiva abitudine di sbirciare nei bagni della gente per scovare una bilancia che confermi o smentisca il parere della mia. Lo so che è un’abitudine malata e che è veramente maleducato mettersi a curiosare nei bagni degli altri, ma è più forte di me. È un po’ come quando mi infilavo di nascosto nella dispensa di mia zia per mangiare le tavolette di cioccolata nascondendo gli involucri: il DCA mi ha spinta e mi spinge ancora a fare delle cose che razionalmente non farei mai.
Ed anche di questo ne ho abbastanza.
Solo che non voglio arrivare all’incontro col dietologo grassa e flaccida come sono ora, perciò sotto con gli esercizi e largo alla bresaola di tacchino, al petto di pollo dell’Aia e alle insalate di pomodori. Voglio pesare meno di 70 kg quando salirò sulla bilancia di quest’uomo (anche perché temo che non avrebbe mai la sfrontatezza di darmi una dieta per perdere venticinque chili, e invece è proprio quello che voglio, quindi magari se arrivo da sola a 69 o 68 posso dirgli di volerne perdere quindici e fa meno impressione).
Un bacio a tutte.

11 commenti:

  1. Nelle diete, soprattutto qnd si iniziano, vige buona regola decidere 1 sola bilancia e usare solo quella x tutta la loro durata. È OVVIO ke 2 bilance diverse ti possono dare 2 pesi leggermente diversi, di 1-3kg. Anche io se mi peso cn la bilancia di nonna ho 1 peso, cn quella del mio ragazzo 1 altro ma nn vuol dire ke sn x forza ingrassata. Si chiama variabile di tara. Se la bilancia di mia nonna mi dà 45 kg e dp 1 ora quella del mio ragazzo me ne dà 45.8 nn vuol dire ke sn ingrassata dal nulla. Tu prendi x "vera" solo la bilancia ke hai sempre usato.

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    1. Io lo faccio per controllare che la mia bilancia non mi stia mentendo! :) lo so, è una paranoia stupida, ma ho sempre il timore che la mia bilancia sia troppo buona e che su un'altra sarei ancora grassa, perciò vado in giro a provarle tutte per avere termini di confronto!
      Un bacio!

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  2. Tesoro ti capisco in pieno sul discorso bilancia - anche io mi vergogno ma cerco di pesarmi ovunque, purché non in farmacia. Non mi peserei mai di fronte agli altri...così come ad esempio non mangio il cornetto al bar, lo orto via: io non lascio trasparire le mie fissazioni, mai! Ecco anche perché molti non se ne accorgono...
    Comunque, io mi vedo sempre peggio nelle foto che allo specchio! Secondo me è perché non piacendo mi non risulto mai disinvolta e quindi nelle foto mi vedo goffa e noto subito solo i mille difetti! Un abbraccio

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    1. Neanche io mi peserei mai in pubblico. Già mi vergognavo e mi vergognerò a farlo davanti ad un medico che lo fa per mestiere, figurarsi in una farmacia. Tra l'altro mi vergogno anche a confessare il mio peso, perciò quando capita di doverlo fare (visite mediche, iscrizione in palestra...) mento sempre!
      Anche io mi vedo sempre goffa, gobba, sproporzionata e in generale brutta nelle foto di questo periodo, ma non è sempre stato così. Anzi, di solito tendo a vedermi più bella che nella realtà! Un abbraccio a te!

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  3. Per quanto riguarda la percezione di se stessi, conta che nelle foto ci sono tantissime variabili! La luce, l'altezza dell'obiettivo, la distanza dall'obiettivo, la tua posizione, come hai messo le braccia e le gambe, se hai la schiena dritta o no ... senza contare ovviamente come sei vestita/pettinata/truccata e che scarpe indossi!

    Penso ci possa fidare solo del metro... la bilancia non è affidabile, il risultato in foto è aleatorio e lo specchio... su, dai, lo specchio? Noi non sappiamo guardarci in modo oggettivo, per cui lo specchio vale meno di zero.

    Comunque il DCA fa dire un sacco di balle e fare cose assurde. Io rubavo il cibo dalla dispensa della mia coinquilina (oppure dai suoi ripiani del frigo) quando lei non c'era ed io dovevo abbuffarmi e non potevo aspettare... Poi glielo ricompravo, ma mi è anche capitato di non ritrovare la stessa confezione che aveva lei, per cui un paio di volte l'ho sentita dire: "ah, cavolo, eppure ero convinta di avere anche XY, strano!". O, ancora, quando si faceva due porzioni di ravioli/gnocchi metteva in frigo il resto, solo che poi io magari intervenivo, e quando lei lo tirava fuori per mangiare diceva: "pensavo di averne lasciato di più... ieri sera allora avevo proprio fame!". Mi vergogno come una ladra anche solo a pensarci.

    Approvo la scelta di andare da un dietologo, così ti affidi a qualcuno di competente!

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    1. Anche a me è capitato di mangiare di nascosto a casa di altri. L'ultimo episodio risale a meno di due settimane fa, a pranzo da mia zia. Aveva fatto una pasta buonissima e io ne avevo presa poca, poi però ho detto di dover andare in bagno e invece mi sono infilata in cucina e ne ho prese due abbondanti forchettate dalla pentola! È una sciocchezza, ma mi sono sentita una ladra, oltre che una perfetta cretina, visto che avrei potuto semplicemente farmi fare una porzione più abbondante come quella degli altri senza ingozzarmi da sola di nascosto. In passato, invece, finivo vaschette intere di gelato e poi ero costretta ad andarlo a ricomprare per evitare che i miei sospettassero qualcosa. Poi mi sono fatta più furba e ho cominciato ad abbuffarmi di cose la cui scomparsa avrebbe destato meno sospetto: tonno e mais, grana e grissini, cose del genere. Abbuffarmi mi fa sentire tantissimo in colpa, per fortuna di recente le abbuffate sono molto diminuite. Comunque spero che il dietologo sappia aiutarmi perché non so più come uscire da questo stallo che dura da un anno e che mi fa sentire brutta e fuori luogo.

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  4. Rivolgersi a un dietologo è la scelta migliore, soprattutto se parti sicura del fatto che sia affidabile. Sinceramente non penso ci sia molta differenza se presentandoti da lui pesi due chili in più o in meno, in fondo deve aiutarti comunque a perdere peso, quindi non penso ti faccia problemi per due chili

    Anche io nell'ultima settimana ho mangiato come se non ci fosse un domani, e ti capisco, anche io mi vedo gonfissima ed enorme! Però effettivamente il fatto che tu ti veda più grassa in foto che allo specchio è piuttosto strano, solitamente è il contrario.. In ogni caso non affidarti troppo alla tua percezione del tuo corpo, si sa che il nostro modo di vederci è tutto sballato!

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    1. Infatti non credo che per lui faccia differenza, ma è una fissazione mia. Ho l'impressione che se arrivo con settantacinque kg addosso e la pancia flaccida e gli chiedo di farmi perdere venticinque kg mi prenderebbe meno sul serio che se arrivassi con 68 kg e abbastanza tonica, anche se mi rendo conto che sia impossibile perdere sei kg in un mese dato che sto lottando con questi die o tre kg da gennaio! Uff.
      Un bacio!

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  5. BE' SEI PESI 70 O 68 NON TI CAMBIA..QUINDI A MIO AVVISO CERCA IN QUESTI ULTMI 15 GIORNI DI RESTARE UN PO' PIU RILASSATA IN MODO D'AFFRONTARE LA DIETA DEL DIETOLOGO PIU CARICA CHE MAI....

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    1. Come ho scritto a Killer il motivo riguarda più una mia fissa che una ragione razionale, mi vergogno anche di essere troppo grassa per il dietologo, sono davvero pazza. A parte questo, comunque, spero davvero di trovare la carica perché in questo periodo sono parecchio demoralizzata e ho bisogno di qualcosa che mi sblocchi.
      Un bacio!

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  6. Io non lo vedo come un modo per deresponsabilizzarti, bensì come un atto di coraggio. Per una persona normale affidare la propria alimentazione a terzi non è nulla di sconvolgente, ma per chi ha un DCA è tutta un'altra storia. Io ad esempio facevo fatica a mangiare cibi cucinati da altri! Metterti nelle mani di un esperto non solo ti aiuterà a mangiare in modo migliore e a dimagrire, ma ti permetterà di allentare il controllo e di allontanarti da alcuni meccanismi mentali malati!

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