lunedì 3 agosto 2015

indovinate qual è stata la prima cosa che ho fatto al ritorno dalle vacanze!

Indovinate qual è stata la prima cosa che ho fatto appena messo piede in casa mia, dopo aver riallacciato la corrente e prima ancora di svuotare la valigia?
Esatto, mi sono pesata.
Anche se ero reduce da un pranzo con la famiglia del mio fidanzato durato da mezzogiorno alle sei. Anche se erano le sette di sera e io di solito mi peso al mattino. Anche se mi sentivo gonfia, pesante, obesa. 
Ovviamente la bilancia è stata impietosa: 61,8 kg.
Avrei potuto scoppiare in lacrime, infilarmi le unghie nelle cosce grasse e molli per sentire quanto fa male essere cicciona, salire sulla ciclette e pedalare per ore, invece ho stupito me stessa per la lucidità e la calma che sono riuscita a mantenere. Niente panico, Euridice. Non sono le condizioni giuste per pesarsi, lo sai, tra qualche giorno rivedrai i rassicuranti 59. Niente panico.
In vacanza non ho mangiato tanto, ma ho mangiato cose diverse dal solito (soprattutto molti più carboidrati) ad orari diversi dal solito e in maniera abbastanza disordinata, per esempio pranzando alle quattro o bevendo vino a stomaco vuoto. Devo solo riprendere le mie sane abitudini, recuperare la regolarità e il gonfiore e il peso di troppo scompariranno. Niente scenate isteriche, non voglio avvelenarmi l'anima di odio dopo che per nove giorni ho respirato tanta pace.
Ho avuto qualche momento di crisi, naturalmente, ma ho cercato di superarli senza lasciarmi sopraffare dal cattivo umore.
Momento di crisi n.1: martedì in spiaggia, prendo il sole sul bagnasciuga e sento una ragazza dire ai suoi amici "faccio un po' di ginnastica, sfruttando la resistenza dell'acqua, per togliere la ciccia." Loro, quattro maschi, la prendono in giro scherzosamente e lei aggiunge "io sono grassa più o meno come quella ragazza lì, no?" Quella-ragazza-lì sono io, non ci sono dubbi. Il nostro angolo di spiaggia è quasi deserto, ci siamo solo noi, loro e una famiglia di tedeschi nascosti da una tenda-ombrellone, quindi non c'è rischio di equivoci. Vorrei sprofondare nella sabbia con il mio costume color tortora che mi sembrava abbastanza generoso con le maniglie dell'amore, vorrei essere in metropolitana col cappotto, in università col maglione e la sciarpa. Invece sono lì, sotto lo sguardo indagatore degli amici della tizia che ora mi scrutano e mi pesano con gli occhi. Vi giuro, non mi sentivo così esaminata dai tempi in cui facevo danza e la maestra sceglieva le più magre per la prima fila. Per fortuna il loro responso, forse anche per gentilezza nei suoi confronti, è stato che non ero affatto grassa e che lei aveva delle fette di prosciutto deformanti davanti agli occhi. Poi è uscita dall'acqua e ho potuto constatare che era effettivamente un po' abbondante (ma i miei criteri di definizione della magrezza sono un po' rigidi) e discretamente flaccida però non l'avrei definita grassa, il che mi ha leggermente confortata.
Momento di crisi n.2: mercoledì sera, ora di cena e io non ho minimamente fame. Abbiamo fatto un aperitivo in spiaggia e per me potrebbe bastare, ma il mio fidanzato non considera un aperitivo a base di patatine e pecorino e miele un degno sostituto di una cena e scalpita per andare a provare un ristorante di pesce che abbiamo intravisto la sera prima. Mi lascio convincere ad ordinare una grigliata mista enorme perché bisogna prenderne minimo due porzioni e gliene lascio quasi metà, provocando l'inarrestabile cascata di domande: ma che cos'hai? Ho fatto qualcosa che ti ha dato fastidio? Perché non mangi? Sei triste? Fammi un sorriso. Tutte cose che aumentano a dismisura la mia ansia, perché odio rovinare le serate agli altri per colpa delle mie paturnie, e il senso di colpa mi rende ancora più cupa e taciturna e scatta il circolo vizioso: tristezza-senso di colpa-tristezza doppia.
Momento di crisi n.3: venerdì pomeriggio, ancora in spiaggia. Prendo il sole senza il pezzo sopra del costume approfittando del fatto che la spiaggia non è affollata ed è frequentata principalmente da adulti, poi io odio il segno del costume quindi quando posso mi piace prendere il sole senza. Arriva un gruppo di amici - tre ragazzi e la fidanzata di uno - e si fanno un po' di foto tra loro, poi uno, pensando che stia dormendo, dice: "hai fotografato anche il panorama della spiaggia? Prendi anche la sfilza di bionde vicino a noi." e gli amici aggiungono qualche battuta volgare sul bendidio offerto da me e dalle tre ragazze olandesi, anche loro in topless, sdraiate a qualche metro di distanza. Ho provato un moto di disgusto per il mio corpo, per il fatto di avere un seno o un sedere in grado di attirare gli sguardi degli uomini, ho provato disgusto per loro e per i corpi in generale. Ho ripensato a quando ero magra e andavo in spiaggia con i kaftani, a volte lunghi fino alle caviglie, o a maniche lunghe, per nascondere il mio corpo alla vista degli altri e alla mia, e per un attimo ho desiderato non aver perso l'abitudine di allora, oppure avere un corpo scarno e vuoto, come quando pesavo quindici chili in meno, perché nessun uomo lo guardasse. 
Però poi ho pensato che è sciocco vergognarsi di un corpo femminile se sei una femmina, è sciocco ed è sbagliato, e io non voglio (più) nascondermi. Così non mi sono rivestita, non mi sono messa di spalle, non mi sono tuffata in acqua per sottrarmi al loro interesse. Sono rimasta lì, a difendere con orgoglio il corpo che ho odiato per tanti, troppi, anni. 
Sul fronte cibo, comunque, ho avuto la fortuna di poter mangiare sempre poco a pranzo e camminare tanto, ma a cena ho ripetutamente sgarrato mangiando (e bevendo) troppo. Ho vissuto il solito dissidio interiore tra la tentazione di mangiare solo mezza porzione, di correre a vomitare tutto o di nascondere i cibi già masticati nel tovagliolo - tanto,  mi dicevo quando ero solita usare questa tecnica, il bello di mangiare è sentire il sapore delle cose, dopo averle gustate che senso ha mandarle giù? - e la voglia di dare un calcio alle mie ossessioni e vivere qualche giorno di normalità, vedere che cosa si prova a mangiare la pasta a cena per due sere consecutive e a mettere il miele nello yogurt tutte le mattine. E, sapete, è bello, anche se solo per qualche giorno. Riposante e rinfrescante come l'acqua cristallina del mare.
Un abbraccio a tutte!

11 commenti:

  1. Cara Euridice,
    Io ti vedevo radiosa nelle foto di Facebook e speravo fosse esattamente così... beh ok qualche paranoia c'è stata ma secondo me non è andata male!
    Quando ho letto il titolo ho pensato: dai Euridice questa è facile! E in effetti lo era :)
    Guarda io più ti leggo e più attraverso queste emozioni: no stella non devi restarci male, lascia che gli altri parlino e fregatene! E poi: cazzo lei agisce e pensa esattamente come me.
    Attraverso le tue riflessioni rivedo me stessa
    ... ti sono vicina. Un abbraccio!
    Ps: le foto pubblicate sono bellissime soprattutto quelle dove ci sei tu :)

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    1. Grazie cara!
      Credo che questa sia stata la vacanza più tranquilla e serena dal punto di vista delle paranoie da almeno un paio d'anni a questa parte. Ci sono molte cose che voglio migliorino, ancora, ma tante cose sono migliorate e di questo sono già soddisfatta.
      Un abbraccio e grazie ancora per i complimenti!

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  2. Ciao cara!
    sono felice che tu abbia passato belle vacanze e che ti sia resa conto tu stessa della stupidità di certe paturnie che ti mangiano il cervello.
    Purtroppo è inevitabile che prima o poi escano fuori, soprattutto in luoghi tipo il mare che ti impone di avere il corpo (il tuo e quello altrui) sott'occhio tutto il giorno, ma bisogna rimettersi la testa in carreggiata, con durezza, se serve.
    Poi su, si sa che in vacanza ci si gonfia.. non si ingrassa affatto, ma il cambio di abitudini lascia la sensazione di pesantezza e gonfiore.
    E credo che contribuisca anche il relax.
    Se escludessimo dalle nostre vite lo stress di studio, lavoro, gente, relazioni e così via sinceramente credo che avremmo tutti un'aria più florida e morbida. Come una banda di gattoni da salotto, rilassati e goduti.
    Quindi rilassati, sei stata una vera folle a pesarti subito! MAH!
    La ragazza che ha fatto il commento numero 1 era comunque da schiaffi in faccia. Mi spiace, ma è maleducazione all'ennesima! Come si permette?
    Prossima volta lancia sabbia negli occhi a chi dà del fastidio.
    Almeno si terranno occupati, eh.
    Baci e bentornata!

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    1. Che bella l'immagine dei grassi gatti da salotto, placidi e paciocconi, impegnati solo a badare al proprio piacere. Epicureismo livello: gatto persiano.
      Vorrei davvero sentirmi così, senza pensieri, fregarmene di essere magra o di essere grassa, ma purtroppo la mia mente riesce a staccare da questo pensiero fisso solo per un tempo limitato e con la promessa di tornare a pensarci quanto prima, come dimostra il fatto di essermi pesata appena arrivata a casa!
      Un bacio!

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  3. Ma dai...non ti curar di loro ma guarda e passa! !il.mondo è bello perché è vario. .magari al occhi loro ti vedono in modo altri in altri. ..forse perché ognuno vede solo ciò che vuole vedere un po come la verità! Credo che devi finirla di farti mille paranoie, comunque sei stata bravissima a comportati così di fronte alla bilancia, anche se tutto sommato non è poi molto come peso! P.s voglio vedere le foto (non ho fb) un abbraccio

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    1. Te ne manderò qualcuna, anche se aspetto che tu rimetta fb e mi aggiunga agli amici! :)
      Un bacio!

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    2. Le aspetto☺si tempo ci vorrà ma mi riattivero!

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  4. Euridice, bentornata!
    Ho viste le tue foto (stupende, hai una macchina fotografica fantastica, sei bravissima a farle, il posto e i soggetti hanno fatto parecchio però!) e sei veramente bella in mezzo a quei paesaggi cristallini...
    Sei bella perchè sorridi, sei allegra e ti dirò di più... ti vedo a tuo agio con il tuo fisico! Assolutamente tonico, niente ciccia molliccia come dici tu, proporzionato... Stai bene, credimi!
    In merito a quella ragazza non parlo troppo perchè altrimenti parto con il putiferio. Non capisco proprio come le persone possano essere così cattive, superficiali, immature, false e maleducate.
    Bisogna imparare a fregarcene, ascoltare le critiche per aumentare la nostra forza e migliorarci sempre. Mai abbatterci e farci condizionare da esse.
    Estremamente difficile.. ma serve per noi stesse, per curarci.
    Ricordo quando passeggiavo km e km, nel mio sottopeso grave, e un ciclista esclamò all'altro: "Guarda quelli lì com'è secca!"
    La risposta fu questa: "Si, boia che schifo!".
    Mi balzò l'idea di buttarmi giù dal burrone per una mezz'oretta.
    Per fortuna qualcosa non mi ha dato il coraggio!

    .. I momenti di crisi li comprendo eccome, quotidiani momenti che provo assieme agli altri, quando si cena terminato il lavoro, quando sono a tavolo coi miei, quando sono in giro.
    E' pesante, è un macigno che ci portiamo dietro costantemente.
    Dobbiamo togliere un sassolino per volta...

    Un abbraccio!

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    1. Oh, Ilaria, cara, grazie per i complimenti! E mi fa molto piacere che tu abbia trovato che io fossi a mio agio col mio corpo. Ti confesso che era molto che non scattavo delle foto in costume (o meglio, è capitato che le scattassi ma di solito le cancellavo e mai e poi mai le avrei rese pubbliche) però questa volta ho deciso di uscire dai soliti schemi e smettere di fare foto solo agli altri o ai paesaggi e limitarmi a qualche primo piano, per me. Mi sono scattata delle foto a figura intera, le ho trovate più o meno brutte, alcune non sono riuscita a conservarle, ma altre le ho messe nella cartella delle foto che stamperò per creare l'album del 2015. Accettare il proprio corpo passa anche per queste sciocchezze, credo.
      Un abbraccio!
      P.S.
      La gente ha sempre qualcosa da ridire, anche a me quando ero magra due ragazzi in discoteca avevano detto che la scala in ferro battuto era più sexy e con più curve di me. Vabbè, a me aveva persino fatto piacere, mi era sembrato un complimento :)

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  5. Parto con il dire che appena ho letto il titolo del post é quello che ho pensato, ma d'altronde per una come me che impazzisce senza sapere quanto pesa e che quindi si é pesata anche lei senza neanche aprire una finestra dopo tre settimane che mancava da casa, capisco. Ma quello che mi rende davvero felice é il fatto che hai reagito e hai reagito in modo razionale, perché al di la delle paranoie lo sappiamo anche noi come le cose funzionano, a maggior ragione se si parla di noi stesse.
    I momenti di crisi ci sono e ci saranno sempre ( quello che ti auguro é siano sempre meno e tendenti allo 0) ma tu li hai superato alla grande!
    E non mi pronuncio sulla ragazza e i ragazzi che hanno commentato mentre prendevi il sole. Perché dover fare paragoni a tutti i costi e poi un po'di educazione!
    Un abbraccione grande ❤

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  6. io la bilancia me la porto dietro in qualsiasi posto del mondo vada. percio gia il fatto che tu riesca a stare qualche giorno senza pesarti lo trovo super:)

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