Peso: 68,7 kg
Ieri pranzo con amici. Loro
prendono tutti un primo, qualcuno anche il dolce, mentre io vado di carpaccio
di manzo. L’avrei scelto indipendentemente dalla dieta, non sono mai stata
un’amante della pasta, mi sembra che mi lasci sempre insoddisfatta, che non mi
sazi mai del tutto.
Comunque si parlava di
lieviti, dato che anche un’altra ragazza del gruppo ha lo stesso problema, e ho
destato la sorpresa generale dicendo che non mangio la pizza da metà agosto,
più o meno. Una mia amica ha addirittura dichiarato che lei morirebbe se non potesse mangiare la
pizza almeno una volta alla settimana. Invece a me non manca; cioè, un po’ mi
manca andare in pizzeria, scorrere il menù sapendo che comunque ordinerò una
margherita perché le pizze troppo elaborate non mi hanno mai entusiasmata,
aspettare che il cameriere depositi la pizza, calda e fumante, davanti a me,
assaporarne i primi morsi, ma non mi manca la sensazione di gonfiore, la pancia
che tira, i crampi per tutta la notte. Non dico che non mangerò più la pizza
per tutta la vita, ma non è tra i cibi ai quali non posso resistere.
La dietologa, al nostro
primissimo appuntamento, mi aveva chiesto quali fossero i cibi cui non riesco a
rinunciare per inserirli nella dieta ma sulle prime non ero riuscita a darle
una risposta; il mio burrascoso rapporto con il cibo non mi ha mai permesso di
stabilire quali siano le cose cui non posso rinunciare dato che negli ultimi
sei anni ho alternato periodi in cui potevo rinunciare a tutto e periodi in cui
mi sembrava di non riuscire di no a nulla.
Nel mio percorso verso l’agognato
equilibrio c’è anche questa tappa, capire quali siano i cibi per me
irresistibili, e quindi ho provato ad abbozzare una top five:
1. Sushi – prima di cominciare la dieta mi
concedevo un’abbuffata di sushi ogni tre-quattro settimane. La preparavo
attentamente con ore ed ore di esercizio fisico e digiuno dopo la colazione,
così da arrivare a cena affamatissima (so che è un errore enorme, in teoria, ma
io volevo proprio arrivare nelle
condizioni ottimali per un’epica abbuffata) e puntualmente a fine pasto riuscivo
a malapena a muovermi dalla sedia. Attualmente non vado al giapponese da metà
settembre e in quell’occasione avevo cercato di regolarmi fermandomi ai primi
segni di sazietà. Mi viene voglia di sushi più o meno un paio di volte a settimana
ma cerco di gestirla e rimandare il momento in cui rimetterò piede nel mio
ristorante giappo preferito, croce e delizia.
2. Aperitivo – io amo provare mille cose
diverse, anche quando esco a cena con le amiche ci dividiamo sempre i piatti in
modo da assaggiare un po’ di tutto, per questo i buffet degli aperitivi
esercitano su di me un enorme fascino. Decine di sfizioserie, un bicchiere di
vino con cui mandarle giù, chiacchiere con gli amici e si perde facilmente di
vista il senso della misura. Ecco perché da quando sono a dieta ho abolito gli
aperitivi. È stata una rinuncia enorme anche perché ne facevo davvero tanti –
in certi periodi praticamente due cene alla settimana erano rappresentate da
aperitivi – ma so che se decidessi di concedermi un aperitivo a buffet
probabilmente non riuscirei a regolarmi. Non sono ancora pronta per andare in
uno dei miei posti preferiti ma ci sto lavorando: qualche giorno fa sono stata
ad un aperitivo di laurea e mi sono stupita della mia “parsimonia” nel
riempirmi il piatto.
3. Hamburger e steakhouse – ho provato
decine di locali che servono hamburger e non ne sono mai paga. Mi piace molto
la carne e quindi prediligo i luoghi in cui l’hamburger è di alta qualità, di
angus o di chianina (gli hamburger del McDonald’s, per intenderci, non li
considero neppure degni di essere inseriti a pieno titolo in questa categoria!)
e mi piace abbinarli con ingredienti diversi e con salsine gustose. Stesso discorso
vale per le bistecche: adoro la fiorentina, il ribeye, l’entrecote al pepe verde,
l’ossobuco…insomma, sono una vera carnivora, nonostante abbia tanti amici
vegetariani che di tanto in tanto provano a “convertirmi”.
4. Brunch – vale il discorso fatto per l’aperitivo,
anche perché trattasi, in molti casi, di un aperitivo fuori orario. Non vado
matta per i dolci quindi la colazione salata mi piace e ancora di più mi
piacciono i brunch traboccanti di proposte sia dolci che salate, dalle pancakes
ai french toasts, dai muffin alle uova strapazzate col bacon. Non nego che ci
sono state domeniche mattina in cui ho superato l’apporto calorico dell’intera
settimana!
5. Patate – le amo, cucinate in qualsiasi
modo: bollite con un filo d’olio, sotto forma di gnocchi, al forno con il
rosmarino, fritte (però tagliate spesse, quelle sottili e croccanti mi urtano),
come purè…non mi stancherei mai di mangiarle, anche se da quando sono a dieta
le ho limitate tantissime e non le mangio mai più di una volta a settimana,
sempre bollite e spesso da sole o con qualche verdura.
E voi? Avete dei
cibi/situazioni che mettono a dura prova la vostra forza di volontà e ai quali
non riuscite proprio a resistere?
Un bacio!