sabato 21 febbraio 2015

giovedì, venerdì e sabato grasso: sgarri programmati



Peso: 65,4 kg

Giovedì grasso. Venerdì grasso. Sabato grassissimo.

Sono stati giorni di sgarro, ma era tutto programmato e quindi non sono andata più di tanto in paranoia. Mercoledì sono andata al sushi bar con un’amica e ci siamo rimpinzate di nighiri e sashimi. Giovedì ho pranzato con uno yogurt per prepararmi ad un aperitivo impegnativo col mio fidanzato – siamo andati in un posto in cui c’è un buffet faraonico e fanno dei cocktail davvero ‘carichi’ ed io ho preso un Negroni, che è uno dei pochissimi cocktail che mi piacciono ma che non prendo spesso perché i superalcolici rientrano nella mia categoria mentale “calorie inutili” – e dopo cena abbiamo mangiato i tortelli di carnevale con i suoi nonni. Cioè, io ne ho mangiato mezzo, ma si tratta di una palla di pasta fritta ripiena di crema e ricoperta di zucchero, quindi mezzo tortello rappresenta l’equivalente di quel che di solito mangio per cena! Ieri mattina siamo andati al mercato e ho preso le crocchette di patate, che adoro e questa sera mangerò la pizza dopodichè andrò ad una festa di carnevale in una villa/albergo molto graziosa dove sicuramente ci sarà tanto vino (ma spero, almeno, niente cibo).

Però, dicevo, era tutto prestabilito da tempo e quindi sono in pace con me stessa. Un weekend di “trasgressioni” per coccolarmi prima che ricomincino i corsi all’università (anche se le prime settimane sono tutt’altro che stressanti, anzi, io adoro i mesi dei corsi perché incontro i miei amici, pranzo in compagnia e sento di avere un motivo per alzarmi quando suona la sveglia) al quale mi ero preparata con giorni di dieta ferrea e sto comunque bilanciando i pasti ‘ciccioni’ con pasti molto light, per essere in pace con la mia coscienza ed evitare che l’angoscia prenda il sopravvento e mi impedisca di godermi i miei sgarri programmati.
So che è assurdo programmare di mangiare troppo, ma ho sempre avuto questo modus operandi
Programmavo anche le abbuffate: per i tre o quattro giorni precedenti mi tenevo sotto le settecento calorie, intanto studiavo i volantini dei supermercati per vedere cosa ci fosse che m’ispirava, controllavo gli impegni lavorativi dei miei per essere sicura di avere casa libera e tempo a sufficienza per il mio illecito banchetto e il giorno prestabilito mi rimpinzavo di crudo appena tagliato, brie e focacce o taralli. Ogni tanto compravo delle vaschette di gelato oppure mi fermavo al cinese a fare incetta di involtini primavera e spaghetti di soia. Lo psicoterapeuta al quale avevo raccontato questa mia abitudine sosteneva che  programmare una trasgressione sia un controsenso e annulli il potere liberatorio di un gesto di sfogo, però è sempre prevalso il pensiero “se devo rovinarmi, devo farlo bene”: aprire il frigo e mangiare cose di poca soddisfazione mi rendeva più furiosa di andare appositamente al supermercato a comprare le mie cose preferite e ingozzarmene con somma soddisfazione. Mi capita davvero raramente di abbuffarmi così, di punto in bianco, perché spesso la follia del momento è placata dal fatto di non trovare nel frigo o nella dispensa qualcosa per cui “valga davvero la pena” sentirsi in colpa per i giorni successivi.
Comunque per adesso non mi sento in colpa. Anche perché rispetto all’inizio della settimana ho ripreso soltanto mezzo chilo, quindi la situazione è sotto controllo. Inoltre da lunedì pomeriggio riprenderò a mangiare normalmente; lunedì mattina, invece, mi troverò in una delle situazioni che più mi mettono in crisi: rinfresco a buffet. Presentiamo un progetto che porto avanti da due anni con dei compagni dell’università in un liceo della mia città e a seguire assisteremo ad alcuni estratti di un musical tratto da un libro di D’Avenia, e dato che sarà presente lo stesso autore è previsto un ricco rinfresco finale. Rinfresco = sfizioserie di ogni sorta che ti abbindolano con false promesse: “prendine una porzione piccola, tanto per provare…si abbuffano tutti, non fare l’asociale!” e finirò per provare tutto e fare la figura dell’ingorda obesa. Maledetti buffet.

Ad ogni modo, ora non voglio pensarci. La settimana è stata positiva e voglio che si concluda bene, com’è cominciata: lunedì ho fatto l’ecografia alla tiroide e anche se il referto ufficiale non è ancora arrivato la dottoressa mi ha detto che non ci sono noduli, quindi almeno da quel punto di vista la tiroide è salva, anche se non lavora come dovrebbe. Martedì invece sono andata dalla nutrizionista, ha fatto un paio di modifiche al mio regime alimentare e poi mi ha chiesto quanti altri chili vorrei perdere. Lei sostiene che non dovrei perderne più di cinque, ma ha anche detto che se voglio perderne sette o otto me lo concede, purché rimanga in un range di peso adatto a me e non dimagrisca troppo e purché lo faccia gradualmente, continuando a perdere due o tre chili al mese, come nell’ultimo periodo. Dato che ho prenotato la solita fuga al mare di maggio, comunque, ci terrei a pesare meno di sessanta chili quando rimetterò il costume.
Unica nota stonata di questa settimana: la sorpresa fallita all’amica di cui credo di avervi parlato tempo fa, quella che mi ha confessato di aver (avuto) problemi di anoressia ma che si nega al telefono, pacca le serate e da settembre non si fa più vedere all’università. Ho preso coraggio e, dato che abita poco lontano dallo studio della nutrizionista, mi sono presentata a casa sua con una rosa ed un biglietto. In realtà le avevo scritto settimana scorsa per chiederle di pranzare insieme ma ovviamente non avevo ricevuto risposta. Sono rimasta per una mezzoretta fuori da casa sua, invano; alla fine le ho lasciato la rosa e le ho scritto un sms per dirle che ero passata e avevo lasciato una cosa per lei. Nessuna risposta, per ora. E la cosa fastidiosa è che nel frattempo ha pubblicato delle cose su facebook, quindi non è in clausura in un tempio tibetano: semplicemente, a quanto pare, non vuole più avere contatti con noi. Forse dovrei rassegnarmi all’idea che sia una stronza opportunista, ma una parte di me la difende ancora. Voi cosa ne pensate?

Buon sabato sera, belle!

18 commenti:

  1. Non stronza ma forse semplicemente non vuole più uscire con voi? Ha paura che gli fai la 'paranoia' del dca? Non vuole confrontarsi con te e gli altri? Sa che sta facendo qualcosa di sbagliato?

    Cmq x le mangiate non sono d'accordo col terapeuta che diceva che era un contro senso il tuo programmarle (non parlo di ora che sai avrai un fine settimana a cene fuori e quindi ti sei tenuta leggera i giorni prima e lo farai dopo, anche chi non ha mai sofferto di dca lo fa), anzi una volta leggendo informazioni sulla bulimia dicevano proprio che una caratteristica era programmare l'abbuffata pensando già al modo x compensarla.. E alla file é più "logico" il tuo modus operandi che il mio di quando mi capita un abbuffata emotiva e quindi mangio qualunque cosa.. Quando invece lo faccio x semplice golosità é xke ho in casa qualcosa di cui facevo la voglia, altrimenti mai mi prendo qualcosa apposta x abbuffarmici, non so l'ho sempre trovato un contro senso mettermi i bastoni tra le ruote, al massimo prendo si qualcosa che mi piace ma proprio una e ogni morte di Papa.. Volontariamente faccio fatica a prendermi qualcosa, quando vado al supermercato mi dico che un kinder bueno o qualche altro dolcetto non mi ucciderà, ma poi sto li a guardare e riguardare, finché non inizio a sentirmi osservata dai dipendenti e mi decido che non vale la pena spendere soldi x calorie vuote che neanche mi servono e vado alla cassa di fretta prima di avere ripensamenti.. Ormai credo che mi vedano come la "pazza che viene qui ogni giovedì, che prende kg di verdura tisane e si guarda ogni cazzatina golosa x poi rimetterla giu", delle volte vedo proprio che controllano che non stia rubando qualcosa visto che mi dilungo parecchio xD
    Credo non ci sia un modo giusto o sbagliato x abbuffarsi xD scherziamoci su va là.. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. P.s. Ci stavo pensando a ciò che ho scritto.. E una specie di programmazione invece ce l'ho anche io.. Tipo mi tengo un giorno a settimana più libero degli altri, la domenica.. Col fatto che mio padre vuole il classico pranzo (sempre uguale da anni estate inverno che sia, mi taglierei un dito piuttosto -.-') che ha sulle 800-900cal solo quello (in cui mi concedo le mie adorate patate al forno) e che poi a cena sono sempre fuori mi é impossibile stare entro tot, certo al pome cerco sempre di farmi una lunga camminata, xo la tengo libero quel giorno.. Ultimamente col fatto che alle 21 c'è una serie Tv che mi piace molto mi faccio cena col ciobar e gocciole cosi "mi tolgo la voglia x qualche giorno" e a letto (non so ma farmi una bella 'magnata' a letto é la cosa che più mi piace, non in cucina o sul divano, a letto! Sono l'unica?), spesso mi capita di portami in camera qualcosa, non so xke xo..

      Cmq ai buffet e aperitivi se voglio riesco a non mangiare, anche a quelli con le cose proprio cucinate (alle patatine in sacchetto e classici stuzzichini riesco a rinunciare più che volentieri hahaha) che fanno gola, se poi proprio sto x vedere ma so che poi mi sentirei in colpa (delle volte invece me ne frego e amen) inizio a pensare a un film in cui una tipa era inorridita che il suo tipo mangiasse "in quel ricettacolo di germi e batteri" xD
      Ok ora basta altrimenti divento prolissa e pesante.. Buon proseguimento di week end!!!

      Elimina
    2. Non lo so, anche io ho pensato che potesse sentirsi a disagio perché noi sappiamo dei suoi problemi alimentari ma non credo che gli altri amici con cui esce ne siano all'oscuro. Tra l'altro lei era già amica di alcuni ragazzi del gruppo dell'università quando l'abbiamo conosciuta io ed un'altra mia amica, ed è stata proprio lei all'inizio a cercarci, a scriverci spesso e a volersi inserire nel nostro gruppo, ed è stata lei a parlarmi della sua malattia perché aveva intuito che io avevo intuito qualcosa e le sembravo una con cui poterne parlare. Perciò, boh, anche io avevo pensato che non volesse sentirsi troppo "osservata" e "controllata" da noi, ma non mi sembra di averlo mai fatto, anche perché so bene per esperienza quanto sia orribile.

      Elimina
  2. Prova a dirti cosa ne penso... ma considera che il mio sarà un parere necessariamente molto parziale, perchè non conosco la ragazza in questione.

    Può darsi che questa ragazza sia una stronza opportunista, però a naso non credo. Cosa le avevi scritto nel biglietto che accompagnava la rosa?... Pensi che possa essersi trattato di un qualcosa che in qualche modo possa averla fatta sentire a disagio?... Te lo chiedo perchè, per come la vedo io, quando ad un'azione non corrisponde una reazione, c'è un nodo che ci sta in mezzo... un nodo che può essere tanto negativo quanto positivo. Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo vuoto, diciamo che questa ragazza si è sentita pressata/infastidita/sgamata dal tuo biglietto, e quindi ha deciso di mettere in atto la strategia dello gnorri... Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, è stata piacevolmente stupita dal tuo pensiero, e adesso si sta prendendo tempo per metabolizzare e per decidere cosa fare con te, se e quando parlarti, e quanto dirti.
    Oppure, in alternativa, è talmente dentro la malattia che non riesce ancora a contemplare un fuori.
    Le mie sono solo ipotesi, ovviamente, non conoscendo nè la persona nè la situazione...
    Aggiungo soltanto un'ultima considerazione: non ti far ingannare da FaceBook... a me è capitato di farmi ingannare da dei social network... Un social network è una sorta di pagina pubblica, in cui si posta quello che vogliamo dare a vedere al mondo... ma non necessariamente quello che si posta corrisponde alla realtà... Quindi, può darsi che questa ragazza abbia pubblicato delle foto di quello che fa o di dove va giusto per non destare sospetti in chi la segue su FaceBook, o semplicemente per formalità, ma in realtà il modo in cui si sente dentro è ben diverso da quello che fa trasparire all'esterno... (credo che, su questa tematica, ne sappiamo ben qualcosa, vero?!...)

    Un abbraccio...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dunque, sulle prime neanche io ho dato troppo peso a quello che pubblicava su facebook, proprio perché ripercorrendo all'indietro il mio diario non sarebbe facile cogliere da quel che ho pubblicato in passato il mio reale stato d'animo dietro foto e post (escluso un periodo davvero nero verso la fine del quarto di liceo, quando l'unica cosa 'social' che facevo era andare a scuola) e infatti non ho badato più di tanto al fatto che pubblicasse canzoni, citazioni, foto del suo gatto e similari.
      Qualche giorno fa, però, due o tre giorni dopo la rosa e il biglietto, ha pubblicato delle foto in cui era a Barcellona con delle amiche. E, certo, è possibile che stia comunque male, che siano foto di facciata, ma è andata a Barcellona con delle persone e non ha comunque trovato tre minuti per mandarmi un messaggio o per scrivere ad un nostro amico che la chiama tutte le sere da mesi dilungandosi in monologhi con la sua segreteria telefonica.
      Quanto al biglietto, non c'era scritto niente di particolarmente prolisso. Diceva qualcosa come "avrei voluto accompagnare questa rosa con un pensiero profondo o una citazione colta ma alla fine mi è sembrato tutto banale e fuori luogo perché l'unica cosa che voglio davvero dirti è che ti voglio bene".
      Niente di compromettente. Almeno, ai miei occhi. Magari in realtà ho fatto qualcosa di sbagliato e non riesco a capire che cosa.
      Un bacio.

      Elimina
  3. Quando hai la testa piena di ossessioni,fidati che anche alle persone a cui tieni,non riesci più a dedicare tempo perchè è come se non fossi più lucida.. non la conosco,ma se è un pezzo in là con la malattia, tutto ciò è molto probabile.
    Sono ipotesi.. :)
    Per il resto complimenti per il peso, per la nutrizionista e per come ti sei affidata a lei, io non so se ce l'avrei fatta.
    Emani molto positività,continua così..ti seguo:)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fa piacere che ti dia l'impressione di emanare positività, io mi sento, invece, estremamente pessimista e cupa!
      Comunque ricordo bene il periodo in cui anche io non avevo voglia di vedere nessuno e parlare con nessuno. Quello che mi dà fastidio del suo atteggiamento è che, invece, sembra che riservi questo comportamento solo a noi, mentre ora è a Barcellona con delle amiche. Sebbene non sappia perché ci sia andata e come stia vivendo la vacanza, il solo fatto che abbia trovato il tempo e le forze di prenotare un viaggio ma non di rispondere ad un sms mi infastidisce.
      Un bacio!

      Elimina
  4. Ciao Euridice...!
    Allora ti rispondo passo passo..
    - per quanto riguarda la ragazza, non è che voglio difenderla, ma posso capire il suo comportamento. Io sono proprio quella tipo che si isola al punto di non parlare nè vedere più nessuno, che cerca di evitare qualunque discorso che possa farmi sentire a disagio.
    Forse parlare con te significherebbe aprirsi troppo per lei, arrivare ad ammettere qualcosa per cui non si sente pronta, sentirsi completamente imbarazzafa è abbattuta a dei suoi problemi... Forse è dolo un modo per difendersi ancor di più, secondo lei, chiudersi a riccio può appari una illusoria protezione dal mondo esterno.l. Per me è così, anche se, ammetto, di fronte alla rosa e al biglietto, ti avrei risposto, o comunque scritto dopo.
    - per le tue trasgressioni trovo bello il modo in cui ti sei approcciata, non sentendoti in colpa e assumendo comportamenti errati.
    Sul programmare abbuffate o simili, credimi ti capisco. Cioè la mia è una anoressia restrittiva, non bulimica, ma il giorno in cui sgarro il mio programma alimentare (ad es, mangiando il dolce a fine pasto tipo ieri sera), i giorni successivi sono programmati con cuochi cibi, e leggeri, stile cesti di insalata o attività fisica elevata.. Nel mio caso è sbagliato, lo so, ma per farti capire che pure io ho una programmazione di questo tipo!
    - per il peso ti faccio i complimenti, segui il piano della nutrizionista in maniera tranquilla, non rigidi ssa e vedrai che in costume ti sentirai a tuo agio!
    Un bacio!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao cara, mi fa piacere sapere che non sono l'unica a programmare tutto, anche se in realtà sapevo già di essere in buona compagnia, questa volta, è un'ossessione più comune rispetto a quella degli assorbenti ;)
      Per quanto riguarda la mia amica (?), come già dicevo nei commenti precedenti, probabilmente devo aver tralasciato di precisare una questione: non è che lei si isoli totalmente, il che sarebbe perfettamente comprensibile (io stessa l'ho fatto per mesi e non me la sentirei di condannarla per qualcosa che ho fatto anch'io), piuttosto ci evita. Fino alla scorsa primavera era tutto un miele - messaggi dolcissimi, lettere di ringraziamento, "siete speciali, siete i miei migliori amici, non so come farei senza di voi" - e poi ha cominciato a farsi sentire sempre meno (ma, quando riemergeva dai suoi lunghi silenzi lo faceva come se nulla fosse, mandando un sms del tipo "quanto mi mancate, spero di vedervi presto" e mille cuori) fino a scomparire del tutto. Tra l'altro un nostro amico che la conosce da anni la chiama ogni sera da settembre e lei non gli ha mai risposto. In compenso ora è a Barcellona con delle altre amiche! Come dicevo anche a Veggie, chiaramente dalle foto su facebook non si può capire lo stato d'animo reale di una persona, è solo una presentazione di facciata, tuttavia il fatto che abbia trovato le forze per andare in vacanza ma non per scrivermi un messaggio mi ha un po' demoralizzata, e non capisco a questo punto se abbiamo sbagliato qualcosa noi o se semplicemente lei abbia voluto cambiare giro, chiudere i ponti col passato e chi s'è visto s'è visto.
      Un bacio!

      Elimina
  5. Ciao ho appena aperto un nuovo blog, se ti va di passare mi farebbe piacere ;) http://cinquantasfumaturediinferno.blogspot.it/

    RispondiElimina
  6. Anche io mi sono isolata tantissimo e da un lato la capisco per quanto riguarda inviti declinati e sms senza risposta...ma sinceramente un gesto come il tuo, quello della rosa e del biglietto, lo avrei apprezzato veramente tanto...è stato davvero bello da parte tua!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, mi fa piacere sentirmelo dire perché per un attimo ho pensato che fosse un gesto troppo invadente, che l'avessi in qualche modo spaventata arrivando a turbarla nella sua "quiete domestica". Davvero, non so più che pensare.
      Un bacio!

      Elimina
  7. Ciao :)
    Inizio con la questione delicata della tua amica, perché io un'idea ce l'ho, ovviamente ipotesi lontana o vicina alla realtà, non posso ovviamente saperlo per certo.
    ti riporto la mia esperienza: da quando ho confidato a P. Il mio problema, lo evito. Lo evito quando si avvicina, lo evito negli sguardi, ignoro i suoi messaggi, proprio non voglio parlargli.
    Eppure esco con il mio ragazzo, con le mie amiche, continuo a frequentare i miei bambini dell'oratorio ma, sebbene lui mi sia accanto, lo ignoro. E avevamo un bellissimo rapporto (è il fratellone del mio ragazzo, e ho conosciuto prima lui!!)
    Ora, ogni caso è a sé, ma se la tua amica ragiona come me, con certe persone è impossibile mantenere i rapporti e non so perché. Cosa mi fa scegliere di parlare con il mio ragazzo,le mie amiche e non con lui? Eppure sono stata io a parlargli del mio problema! Rifuggo ogni situazione in cui potrei incontrarlo e lui potrebbe parlarmi, non chiedermi perché lo faccio. Forse la tua amica riconosce in te una confidente ma non riesce a tornare a frequentarti come prima: le manchi, i tuoi biglietti le fanno piacere (come a me lo fanno i messaggi), ma non ci riesce. Prova a farsi sentire ogni tanto, ma non è capace a rendere la corrispondenza "continua". È complesso... Ma, se fossi lei, ti direi di stare tranquilla. Continua a farti sentire, dolcemente,come fai ora. Arriverà il giorno in cui io parlerò con P. E lei tornerà a parlare con te.
    probabilmente ora ha bisogno di amiche di "facciata", proprio come me.
    Spero di non essere sembrata saccente...ho provato a collegare la mia esperienza alla sua, niente è impossibile :)
    per quanto riguarda le abbuffate la penso spaventosamente uguale a te (spaventosamente visti gli originali pensieri del dca -.-): mi sento più in colpa quando mi abbuffo aprendo il frigo a casaccio (mi succede sempre perché non sono mai sola x uscire a comprare roba decente) piuttosto che le poche volte in cui riesco a comprarmi pane e gorgonzola o la nutella bianca con i dolci piu bianchi possibili e mi ci abbuffo per bene! Spesso le mie abbuffate sono da "quanto vorrei la nutella bianca! Cavolo, non è in casa! Mi scofanerò del formaggio qualsiasi o delle sottilette schifose"... Ahah quando le programmo però è una soddisfazione immensa, e se sono sola a lungo e riesco pure a vomitare beh, sono in paradiso! XD ridiamoci su va... Brava per i piccoli sgarri (da ben poco, secondo me, paragonati all'abbuffata che ne verrebbe se te ne privassi) e anche per i tuoi obiettivi che piano piano stai raggiungendo. Un bacione!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La tua ipotesi mi piace. Forse "me la faccio piacere" soltanto perché non mi va di pensare sempre male delle persone, di vedere il marcio in ogni situazione, di ricadere nel pessimismo cosmico che mi caratterizza. Non so, mi sembra possa essere coerente e possa avere un senso, quello di uscire con delle "amiche di facciata" con le quali distrarsi, sentirsi una frivola venticinquenne qualsiasi.
      Quello che mi fa più male, a dire il vero, è il fatto che sia stata lei stessa ad aprirsi, a confessare, a raccontarmi cose di sé dopo così poco che ci conoscevamo, quando io per esempio ho raccontato della mia malattia soltanto a spizzichi e bocconi agli amici che ho conosciuto quando ero già "guarita" e mai e poi mai avrei avuto il coraggio di parlarne ad una persona che conoscevo da un mese o poco più. Invece lei l'ha fatto perché, sue testuali parole, sentiva di poterne parlare liberamente con me, sentiva che l'avrei capita senza giudicarla (perchè un nostro amico comune, che la conosce da molti più anni di me, le aveva accennato qualcosa sul mio passato di dca). E per un po' ha continuato a fare di me la sua confidente prediletta, del tipo che prima delle serate mi chiamava, mi raccontava tutte le sue paure, io cercavo di convincerla per un'ora a venire con noi, con esiti alterni. I primi tempi in cui ha cominciato ad evitare il nostro gruppo, all'inizio dell'estate, io ero l'unico tramite tra gli altri e lei, dopodiché ha tagliato i ponti anche con me. Non so cosa sia successo, forse si è sentita tradita perché ho raccontato ad alcuni amici dei suoi piani di lasciare l'università e Milano e andarsene in un posto totalmente nuovo per qualche mese, oppure si è sentita abbandonata perché nel mio tentativo di non essere soffocante e lasciarle i suoi spazi non le ho scritto per un bel po'. Non so, so solo che la sua ambiguità mi destabilizza molto.
      Però apprezzo la tua analisi e ti ringrazio per il supporto. Un abbraccio!
      (E, povero P., ricomincia a parlargli! Io posso capire, sarà frustrato e confuso, non lasciarlo in questo limbo!)

      Elimina
    2. p.s.
      Sai che la tua passione per i cibi bianchi m'incuriosisce un sacco, anche perché io ho conosciuto una ragazza che ne aveva paura. Secondo lei tutto ciò che era bianco era grasso e lo evitava come la peste! :D

      Elimina
  8. anch'io per mia sfortuna programmo le mie abbuffate. Quanto mi odio....alla fine poi hai calcolato la percentuale tra massa grassa e magra?regolati in base a quello.-.....forse si estranea per ha paura di essere giudicata, per paura....mettetevi nei suoi panni...non l'abbandonate...ne so qualcosa....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non ho ancora fatto la bioimpendenziometria ma pensavo di prenotarla prossimamente. La nutrizionista mi aveva suggerito di farla a primavera inoltrata, quando avrò perso un paio di kg. Secondo lei un range tra 60 e 62 sarebbe il mio peso ideale ma io vorrei arrivare a 55-57, quindi l'idea sarebbe di fare il calcolo quando sarò intorno a 60 per capire se posso perdere ancora qualche chilo o è meglio di no.
      La cosa più difficile, lo so già, sarà mantenere il peso raggiunto, perché vedere il numero che scende mi dà energia, mentre vederlo sempre uguale e sapere che dovrà rimanere sempre uguale mi fa sentire impotente.
      Comunque io non ho mai pensato di abbandonarla, il punto è che ora è a Barcellona con delle sue amiche, quindi l'isolamento sembra non riguardare proprio tutti -.-'

      Elimina