venerdì 22 gennaio 2016

riempire le attese senza svuotare i corpi

Vorrei essere più costante, scrivere più spesso e commentarvi più spesso, ma i giorni scorrono così veloci, gennaio volge già quasi al termine e io ancora scrivo '15 ogni volta che devo segnare la data. Il tempo corre veloce e io fatico a tenere il passo, come quando andate in giro con un'amica dalle gambe molto più lunghe delle vostre e per starle dietro vi tocca quasi correre.
E poi sto cercando di pensare il meno possibile alla questione peso e cibo, perché è uno di quei periodi in cui sono particolarmente vulnerabile e quindi particolarmente a rischio ricadute. Dopo anni di alti e bassi sono in grado di riconoscere gli elementi di rischio, le situazioni che rischiano di provocare la ricaduta, e quindi mi sforzo di evitarle o, almeno, di ridurne il peso (tanto per rimanere in tema).
Una caratteristica comune a tutte le ricadute degli ultimi anni è che il dca si è sempre insinuato in un periodo di stallo, di attesa e di incertezza, e questo lo è decisamente: aspetto l'inizio del master preoccupata di pentirmi della mia scelta, di non trovarmi bene come negli anni di università, di non riuscire a fare amicizie, di sentirmi sola e sbagliata, fuori posto e senza meta. Aspetto gli stipendi di ottobre, novembre e dicembre e intanto ho ricominciato a lavorare nello stesso posto in cui ero in autunno, questa volta mi trovo meglio e anche i colleghi sono più carini; tra l'altro anche la mia amica S. è lì per qualche settimana e abbiamo ricominciato a pranzare insieme come quando eravamo compagne di corso, il che ha esacerbato la mia nostalgia dell'uni. Aspetto di trovare una casa da prendere in affitto con il mio fidanzato, ma la ricerca è più difficile ed ansiogena di quanto pensassi e sembra che in ogni casa che andiamo a vedere ci sia sempre una fregatura ad attenderci: cauzione pari a 6 mesi d'affitto, 1500€ di commissioni da pagare all'agenzia, finestre solo in alto, sesto piano mansardato senza ascensore e senza condizionatore, proprietari che non vogliono mostrare la casa prima di aver ricevuto un versamento di 1600€, topaie per studenti vendute a cifre surreali. Non avevo nessuna esperienza nella ricerca di un affitto e non avevo assolutamente idea di come funzionasse il mercato immobiliare della mia città e sono rimasta letteralmente disgustata dal comportamento spregiudicato di alcuni agenti che cercano di spacciarti un tugurio in una zona piuttosto malfamata per un "open-space servitissimo dai mezzi". Dovesse andarmi male col master aprirò un servizio di consulenza per studenti o giovani non del posto che cercano una sistemazione per salvarli dalle peggio fregature e indirizzarli verso i (pochi, ma per fortuna esistenti) venditori onesti.
Comunque aspetto, ed è un'attesa fitta di ansie e preoccupazioni. Per questo temo la ricaduta. Perché per me il dca è sempre stato un modo per incanalare le energie verso un obiettivo certo, sicuro, e relativamente facile da raggiungere.
Come in agosto, l'ultimo periodo di digiuni e bugie, quando all'incertezza rispetto al futuro e all'ansia derivante dalla tesi ho risposto con la più rassicurante delle routine: perdere peso. Il dca è un ottimo catalizzatore di ansie e di paure, una lente macro che sfuoca tutto ciò che si trova sullo sfondo e l'unico scopo diventa pesare trecento grammi in meno la mattina successiva, un chilo in meno a fine settimana, rientrare nel jeans di Bershka taglia 40 che hai comprato soltanto come metro di magrezza, perché la 40 di Bershka è più piccola della 40 di Zara, e che trascorre l'eternità sul fondo di un cassetto per essere riesumato ogni volta che scendo sotto il 59.
Insomma, da quando è cominciato quest'anno, complice la delusione di un peso che non scende più, convivo con la tentazione di "impegnarmi di più". So come fare, basterebbe smettere di pranzare con S. o, almeno, limitarmi ad un'insalata scondita. Basterebbe tornare a casa per pranzo e dire a mia madre che ho mangiato fuori, poi uscire e dire che ho già mangiato a casa. Basterebbe saltare la colazione e sminuzzare un pacchetto di crackers in un sacchetto per gli alimenti congelati dal quale pescarne qualche briciola alla volta, per arrivare a cena con un consistente "debito calorico". Ma non lo voglio fare, non lo posso fare. 
Cerco delle distrazioni, in particolare nello sport. Sto seguendo un programma di allenamento che dovrebbe rendere il mio corpo tonico, se proprio non posso averlo magro. Si tratta soltanto di un'ossessione al posto di un'altra, lo so, ma almeno è una fissa sana, e finalmente si cominciano ad intravedere gli addominali. 
E poi a me piacciono i corpi tonici. Mi sono sempre piaciuti sulle altre, anche quando per me desideravo, piuttosto, un corpo scavato e asciutto, senza muscolo e senza forme. Mi sembra che trasmettano salute e vitalità, energia e forza, e vorrei che anche il mio corpo smettesse di essere alternativamente sexy o disgustoso e fosse invece atletico, sano, armonioso.
Non voglio avere un fisico da culturista, sia chiaro, come quelle che in palestra sollevano 80kg e hanno spalle da muratori, ma ultimamente ho rivalutato le cosce muscolose a discapito di quelle scheletriche, i sederi pieni e sodi al posto di quelli piccoli e quasi invisibili, le pance piatte perché modellate sul muscolo e non sulle ossa. 
L'altroieri, nell'area benessere della palestra, c'era una ragazza magrissima che entrava e usciva dalla sauna e un'altra, con un bel fisico scolpito ma per nulla magra, che faceva l'idromassaggio. L'ho indicata di nascosto al mio fidanzato, facendo un apprezzamento sul suo sedere - piccola parentesi: lo faccio spesso di indicare al mio fidanzato quelle che per me sono delle belle donne, e non per rispondere con una scenata di gelosia se lui concorda, ma perché mi piace mettere a confronto i nostri canoni di bellezza femminile! - e lui ha osservato che si aspettava che gli facessi notare l'altra, quella magrissima, per poi aggiungere che il fatto che il mio ideale di corpo perfetto stia gradualmente cambiando è, secondo lui, un buon segno.
Non so se abbia ragione e se continuerà a piacermi l'idea di modellarmi un corpo simile, scattante e forte, quando per anni ho inseguito il sogno di essere sottile e delicata, una "cosa" fragile da proteggere, non atletica e dalle forme scolpite, quelle forme che ho sempre voluto nascondere.
Forse è solo la mania del momento, una distrazione come un'altra, forse non è neppure così salutare come credo, ma intanto quando mi alleno sto bene, e sono costretta a mangiare in modo sano e regolare.
E voi, qual è il vostro ideale di bellezza femminile? Come vorreste essere se poteste trasformare il vostro corpo senza fatica alcuna? 
Io, allo stato attuale delle cose, vorrei essere così

14 commenti:

  1. Hai ragione Euridice, la mancanza di una routine produttiva può incitare a riprendere quella imposta dal DCA... facciamo del corpo una sorta di pallina anti-stress :)
    Però resisti a dispetto dei vellutati suggerimenti del disturbo, e qui sta la vera differenza con ciò che è stato prima: sii fiera di te stessa!
    Vedere il nemico e combatterlo è già in sé una vittoria, non credi? E chissà che il master non si riveli infine un'occasione positiva per imparare cose nuove e conoscere nuove persone - in caso contrario, vedo che i progetti non ti mancano; l'idea della consulenza per giovani fuori-sede è magnifica :)

    Per quanto riguarda i nuovi canoni estetici che hai maturato, credo siano comunque più sani e positivi dei precedenti... dopo anni di attenzione estrema alla fisicità è difficile realizzare un taglio netto, e in fin dei conti chi può onestamente dire di non prestare la minima attenzione all'aspetto fisico proprio o altrui (ancora non sappiamo leggere nella mente, e ci basiamo al primo impatto su quanto vediamo)?
    Penso tu sia più che in grado di capire se questo nuovo ideale è qualcosa che ti fa stare bene e ti orienta in modo positivo o un mero spostamento del DCA... solo tu puoi saperlo.

    Per rispondere alla tua domanda (poi chiudo, promesso!).. la fotografia che posti rappresenta senz'altro un fisico sano e piacevole... se proprio dovessi cambiare qualcosa di me forse cercherei una maggiore armonia nelle proporzioni (ho spalle "largotte" per via del nuoto, vita non strettissima e gambe tornite, un po' "da corridore", mentre la parte superiore del corpo - seno a parte - è sul magretto), ma tutto sommato non mi dispiaccio sotto questo profilo... non ho le curve di Betty Boop ma un buon corpo resistente e funzionante, ed è tanto :)

    Scusa il papiro, ti abbraccio forte.

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    1. Certo, l'ideale sarebbe non avere alcun ideale di bellezza, concentrarsi su altro che non siano i corpi, considerare finalmente il corpo quello che è, un involucro che protegge i nostri organi interni e ci permette di relazionarci con il mondo esterno senza essere solo un amalgama insistinto di tessuti e interiora. Insito nel mio disperato desiderio di dimagrire, nel periodo anoressico, c'era la speranza di diventare talmente sottile da annullare del tutto il corpo ed essere solo spirito, una follia che ora riesco a percepire come tale, ma che un tempo alimentava le mie fantasie più inconfessabili, facendomi immaginare ridotta ad un mucchio di ossa senza attrattiva ma dotata di un cervello brillante e di una cultura vastissima, dalla quale tutti sarebbero rimasti affascinati, senza badare affatto al mio corpo.
      Naturalmente ora so che si tratta di un pensiero assurdo, e dovendo quindi trovarmi un ideale a cui tendere almeno ne ho selezionato uno sano, che già è un passo avanti. Un abbraccio!

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  2. Io adoro i muscoli,come avrai ben capito! Peró io lavoro per un fisico muscoloso e asciutto (alla sonia tlev,un po piu grosso) e poi correre...... Correre. Non aggiungo altro perchè non serve

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    1. Il sedere di quella donna è la perfezione. Io poi adoro le foto dei "prima e dopo" delle ragazze che seguono i programmi di allenamento. Le trovo molto motivanti e mi affascina seguire la "trasformazione" delle persone, penso sempre a come potrei diventare io, anche se non succede mai!
      Un bacio!

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    2. P.S. Tra l'altro avevo in programma di iniziare la top body challenge lunedì! :)

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  3. Io adoro i muscoli,come avrai ben capito! Peró io lavoro per un fisico muscoloso e asciutto (alla sonia tlev,un po piu grosso) e poi correre...... Correre. Non aggiungo altro perchè non serve

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  4. E' scontato, vero, dire che ti capisco alla PERFEZIONE?
    Non solo sulla seduzione del dca... ma anche sulla preoccupazione di star sostituendo un'ossessione con un altra! Dal non mangiarne affatto, nel giro di un paio d'anni sono arrivata a sentire terribilmente la mancanza delle verdure se non le mangio anche solo per un pasto (mia mamma dice che sono "brava", il mio ex "fissata"). Dall'essere completamente sedentaria, se non mi alleno per tre giorni di seguito mi sento strana, irrequieta, ingolfata. I comportamenti sani è molto più difficile renderli patologici perché bisogna davvero eccedere perché diventino deleteri... quindi finché mi mangio la mia pasta al forno, insieme alle verdure, e accetto senza andare in crisi che se parto una settimana difficilmente riuscirò ad allenarmi, non mi preoccupo più di tanto, ed è lo stesso metro di giudizio che consiglio a te di usare. Se è una cura per te stessa, se saltare un allenamento non ti fa impazzire, e se gli allenamenti non sono torture estenuanti che fai controvoglia, allora è tutto ok. Dal voler essere una "cosa fragile", incapace di badare da sola a se stessa, ora vuoi diventare "scattante e forte"... a me sembra un obiettivo decisamente più costruttivo, che riflette la mentalità di una giovane donna pronta ad affrontare a testa alta la vita. :)

    Rispondo anche alla tua domanda sull'ideale estetico: il mio obiettivo sarebbe diventare una Yolandi Visser più muscolosa, in particolare su braccia e spalle (io adoro le spalle da muratore su ambo sessi :)). Ma lei, così piccina, magra ma non troppo, così compatta e sinuosa, mi fa impazzire!

    ps: anch'io indicavo le belle donne al mio ragazzo... un po' perché, come dici tu, è divertente confrontare i nostri canoni di bellezza, un po' perché piacciono anche a me :)

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    1. Sai che anche io sono sempre stata molto sedentaria? Anche quando ero anoressica, anche prima di non avere più le forze per muovermi più dello stretto necessario, non ho mai puntato sullo sport per dimagrire. Camminavo controvoglia, odiavo persino l'ora di educazione fisica a scuola, i pochi muscoli che avevo erano l'eredità degli anni di danza, ma non mi dava alcun fastidio l'idea di vederli afflosciarsi e svanire, per me era grasso anche quello, era grasso tutto ciò che non era osso.
      La passione per il movimento è arrivata con la bulimia e poi è continuata nel periodo della guarigione. Ci sono periodi in cui mi rendo conto di esagerare - me ne accorgo da come reagisco agli allenamenti saltati o abbreviati, come hai osservato tu - e periodi in cui mi convinco che questa nuova ossessione, se non proprio sana, sia senz'altro più socialmente accettabile del desiderio di farmi bucare la pelle dalle ossa del bacino.
      Credo che, un po' come la bulimia fu uno step necessario per accettare di ricominciare a mangiare, questa forma di ossessione per lo sport e l'alimentazione corretta (da qualche parte ho letto "ortoressia") sia il prezzo da pagare per proseguire sulla via della guarigione e cominciare ad accettare il mio corpo.
      Un abbraccio!

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  5. Su gli altri mi piace il fisico tonico....su me stessa vorrei vedermi peggio di uno scheletro! Facci una foto di come sei adesso! !! Il fatto che tu abbia cambiato IDEA sui canoni estetici è segno positivo!

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    1. Anche io la pensavo così fino a poco tempo fa, ma ora vorrei davvero fare qualcosa per avere un BEL corpo, nella speranza di vederlo davvero bello, cosa che non è mai successa quando ero uno scheletro e mi vedevo comunque grassa e molliccia. Presto metterò una foto più recente, un bacio!

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  6. Ciao Euridice!
    Scusa il ritardo, ma da fuori casa mi è difficile rispondere e con il telefono faccio fatica. Sono anziana.

    Sai, penso che tanti grossi danni che facciamo alle nostre vite siano stati compiuti nei tristi momenti di "attesa". Aspettare ci logora, ci fa sentire improduttive e ci pone a confronto con il delirante schema attivo della vita moderna.
    Si perde il piacere di ricavarsi un attimo per sé, per pensare a qualcosa (di piacevole, magari) o per non fare niente, semplicemente assaporando la pace.
    Lo sto dicendo con tanta semplicità proprio perché a me è una cosa che sfugge. Non avere una routine mi sfalsa esattamente come sfalsa te perché anche io ambisco a perfezioni disastrose e controproducenti. Vorrei essere la prima in tutto e poi peggioro sempre.
    Faccio quello che fai anche tu, ovvero torno ad assillarmi con i DCA quando il resto mi annoia o mi va male e non lo posso controllare.
    Se voglio incolparmi di qualcosa, se voglio conforto, se voglio distrazione finisco sempre lì.

    Vedrei il positivo della situazione: non è la costante, perlomeno.
    E in realtà avresti molto di cui essere felice e molto per cui fremere nell'attesa, ma so anche che dirtelo non serve a nulla e mi fa passare da zietta petulante.
    Non farti del male, Euridice, piuttosto trova il modo di sentirti sempre impegnata ed appagata.

    L'ideale estetico.. ammetto che il tuo è sano e la foto che hai postato è indubbiamente gradevole ma proprio non mi colpisce.
    Certo, mi piacerebbe avere una pancia così piatta ma io credo nei dettagli per cui non riesco ad avere un ideale estetico.
    Comunque mi sarebbe piaciuto sempre essere come Lucy Lawless ai tempi di Xena. Quello che piace a me da vedere nelle altre donne è poco muscolo, ma forme toniche. Hai presente chi ha mantenuto un peso costante e ha la pelle splendida senza smagliature ed è in forma senza grande sforzo? Ecco, quella roba lì.
    Ti sono sempre vicina.

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    1. Ecco, io se ho del tempo libero non riesco ad usarlo per dedicarmi a me stessa o, gli dèi me ne scampino!, per non fare nulla. Pensa che mi sembra di buttare via del tempo prezioso persino quando metto lo smalto e allora cerco di farlo mentre sono sulla ciclette o mentre sono in macchina. È assurdo, me ne rendo conto, ma appena sento di non stare facendo nulla di "utile" e costruttivo mi assalgono i sensi di colpa e provo un devastante senso di fastidio per me stessa.

      Comunque io, non so perché, ti ho sempre in un certo senso assimilata a Xena. Dovendo dare un volto a un nome e alle tue parole ti ho sempre immaginata come la guerriera del telefilm, ti vedo con quel taglio e con l'aspetto fiero e forte dell'eroina. Non è sorprendente e divertente che tu mi abbia inconsciamente suggerito proprio il tuo ideale di bellezza? Se le mie doti divinatorie sono affidabili sei sicuramente bellissima!
      Un bacio!

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  7. guarda, ti dirò che la foto che hai postato rappresenta una bellezza sana!
    e per te, per il tuo vissuto, questa è una conquista... festeggiala!
    io, personalmente, vorrei essere più alta e più formosa... ma son secca e bassina.. che ci possiamo fare? amiamoci cosi

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    1. Anche io sono bassa. Da qualche anno mi sono dovuta anche arrendere ad un'amara verità: per le basse non c'è speranza di sembrare magre, a meno di non essere di corporatura minuta minuta o di essere davvero magrissime. Ho avuto modo di constatarlo sulla mia pelle, arrivando a quasi 40kg senza mai sembrare davvero magra. Cioè, avevo la faccia scavata, la schiena ossuta, ma le gambe, essendo corte, sembravano ancora abbastanza pasciute da non destare troppe preoccupazioni.
      Io vorrei dieci centimetri in più, così che quelli che io considero i miei dieci chili di troppo, ripartiti diversamente, fossero più accettabili.
      Un abbraccio!

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