mercoledì 27 maggio 2015

di costumi e obbiettivi da (non) raggiungere



Peso: 61,5 kg



La mia app di controllo del peso calcola che, mantenendo l’attuale ritmo di meno quattrocento grammi alla settimana, raggiungerò il mio obbiettivo in tre mesi e mezzo, giusto in tempo per la laurea. Tenendo conto degli inevitabili sgarri estivi e della lentezza con cui calo, mi ero posta come obbiettivo per quel giorno i 57kg, ma ora che non sono più così lontana – sia dai 57 che dalla laurea – non sono neppure più così sicura che il mio obiettivo sia davvero adatto al mio fisico.

Attualmente mi vedo ancora enorme, porto ancora una 40/42 (ma considerate che sono alta un metro e sessanta scarso) e sono ancora la più grassa tra le mie amiche. Basteranno cinque chili a farmi cambiare idea? Forse sono stata poco ambiziosa, ho scelto un obbiettivo mediocre, ho sopravvalutato il mio fisico sovrastimandone la massa muscolare. Quando ho ritoccato il mio obbiettivo originario, ch’era 50, pensavo infatti che 55 kg di corpo tonico e muscoloso equivalessero ai 45 di un corpo flaccido e provato dalla fame. Pensavo che avrei potuto rientrare, se non nella 36, almeno in una 38. Ho nell’armadio degli shorts a scacchini beige e testa di moro che aspettano dall’autunno 2012 di essere sfoggiati di nuovo, per esempio.

Sarà che mi ero fatta troppi castelli in aria lo scorso anno, quando raggiungere i sessanta chili mi sembrava un’utopia e riguardavo con malinconia le foto dell’estate 2012, l’ultima estate nella quale sapevo di essere stata quasi presentabile in costume, e pesavo circa 62kg. Ora peso come allora ma non mi vedo affatto presentabile in costume: ho le maniglie dell’amore, i cuscinetti di grasso sul sedere e i soliti, maledetti, coscioni.

Sabato ho persino comprato il primo costume dopo anni passati ad evitare di doverne provare sotto le luci impietose dei camerini di Calzedonia o Yamamay. Sono stata spinta dalla necessità, domenica c’era in programma una festa in piscina per il compleanno di un amico del mio fidanzato e mia madre sosteneva che dovessi andarci con un costume nuovo, ché gli amici di A. mi vedono sempre con gli stessi costumi (come se io mi ricordassi i loro costumi, per altro!) e mi sono fatta convincere a comprarne uno color corallo, principalmente perché ha il pezzo sopra super imbottito e almeno non devo sopportare l’orribile vista delle tette separate da un’autostrada di pelle pallida come mi capita con i bikini ‘normali’. Ovviamente l’entusiasmo di sabato domenica era già sfumato e ho vissuto una mattina d’angoscia temendo il momento in cui mi sarei dovuta denudare davanti agli amici di A., con i quali non mi trovo molto bene, e per di più ai colleghi dell’amico di A., gente mai vista che mi avrebbe etichettata come “la balena col costume in tinta con la borsa” (perché, sì, questa è la seconda ragione per cui ho accettato di comprare un costume color corallo.). Devo aver davvero impietosito gli dèi perché dopo una mattinata serena col sole a picco, subito dopo pranzo il cielo si è riempito di nuvole minacciose e alla fine nessuno s’è messo in costume.

Comunque non potrò avere sempre una simile fortuna. Né potrò sempre beneficiare delle spiagge deserte della Sicilia, dove potevo esporre la mia ciccia senza timori. Si cominciano a scoprire le piscine, ho già dribblato un invito al mare per questo weekend con la scusa – neanche troppo scusa, poi – della sessione d’esami imminente, e comunque tra due mesi vado al mare con A.

Vorrei almeno, per allora, togliermi di dosso questo sessanta e recuperare un po’ di tono. E intanto valuto se chiedere alla nutrizionista di rivedere il nostro ‘goal’. Potrei arrivare a 53, magari anche a 51, nel corso del prossimo inverno.

Non ho fretta. Anzi, forse, come ho confidato a Sybil, ho persino paura di raggiungere davvero il mio obiettivo e di ritrovarmi senza più alcuno scopo nella vita. Sono anni che penso solo a perdere peso, è in questo che ho speso la maggior parte delle mie energie e in questo ho riposto la maggior parte delle mie speranze. Quando sarò magra sarò felice. Quando sarò magra sarò sicura di me. Quando sarò magra smetterò di lamentarmi di tutto. Quando sarò magra…

E se invece scoprissi che erano solo illusioni? E se, come del resto è già successo la prima volta che ho raggiunto – e abbondantemente superato – il mio obbiettivo di peso (allora fissato a 50, poi ritoccato a 45 e poi ancora a 40), mi rendessi conto che sono triste allo stesso modo, soltanto in una gonna più piccola? E se mi sentissi ancor più inutile di ora, senza neppure un obbiettivo per cui lottare?

Che poi, so benissimo che pesare 50 chili è proprio uno scopo del cazzo, nella vita, e che dovrei pensare a laurearmi, a trovare un lavoro, a comprare una casa e ad essere felice, ma raggiungere il peso desiderato mi viene così bene, e mi sembra di non aver mai voluto nient’altro con la stessa determinazione con cui mi batto per quel numero. Tutto il resto è secondario, è un palliativo.

Ho una visione del mondo distorta, la scala delle priorità ribaltata. Se c’è un palliativo, quello è proprio perdere peso: perdere peso per non dover pensare a cosa fare ad ottobre, perdere peso perché non mi devo preoccupare dell’ignoto, so esattamente cosa fare e come farlo, perdere peso perché è così rassicurante.

Per me avere un peso da raggiungere è un bisogno necessario, qualcosa che mi tiene in vita, per certi versi. È un po’ come avere sempre un viaggio già prenotato da aspettare, un conto alla rovescia sempre attivo che mi dia qualcosa da attendere mentre mi barcameno tra le mille noiose cose quotidiane.

Sono la negazione vivente del carpe diem. Io non godo mai dell’oggi, m’importa solo del domani o, meglio ancora, dell’ieri.
 Baci a tutte!


27 commenti:

  1. Puoi dire quello che vuoi riguardo al tuo corpo in costume. .. io comunque ti vedo bene! Ti vedo davvero, passami il termine, figa!
    Quando ho letto della scala dei valori ribaltata mi ha fatto riflettere: la penso esattamente come te purtroppo.

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    1. Grazie, anche se io ho sempre associato le curve ad un'eccessiva "visibilità" che spesso si traduce in volgarità per una donna. Non so, l'anno scorso mi vedevo provocante involontariamente con la maggior parte dei vestiti che avevo nell'armadio, quest'anno spero che non mi capiti più, non mi sentivo mai a mio agio.
      Un bacio!

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  2. Hai proprio ragione: "Perdere peso è così rassicurante."
    Io ho perso kg su kg semplicemente per avere un elevato controllo di me stessa, per rassicurarmi, per avere un valido e concreto (e pure "facile") obiettivo da raggiungere nella mia povera e insulsa vita, per non sentirmi vuota. Senti che controsenso... volevo (o voglio ancora?) essere vuota, magra fuori per riempirmi dentro. Buffo e stupido! Eppure è la banale verità.

    ...Inutile dirti che sei troppo cattiva e critica verso te stessa. Ho visto le foto della vacanza e mi sei sembrata stupenda. Magari più in carne della tua amica, è vero, ma più bella. Non hai niente da invidiare - seppur bonariamente - a chi ti sta vicino.
    Ps. Non ritoccherei ancora il tuo obiettivo, 55 kg sono sufficienti, non serve andare ancora indietro, purtroppo indietro non equivale a migliore, tienilo presente.

    Un abbraccio!

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    1. La verità è sempre banale, ma non è stupido quel che dici, anzi. Anche a me svuotarmi fuori dava l'impressione di riempirmi dentro: mi sentivo realizzata e soddisfatta, avevo qualche cosa per cui gioire e per cui farmi i complimenti, e mi veniva così facile.
      Grazie per l'appoggio, anche se forse preferirei sembrare meno bella della mia amica (che tra l'altro io trovo molto più bella di me, ha un viso più particolare ed affascinante, la mia è una bellezza più comune, quasi banale) ma più magra! :)
      Un bacio!

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  3. Tesoro non posso darti torto..io volevo i 52 kg e ora che sono 52,5 voglio i 48kg..è solo un modo per non dover pensare a ciò che davvero vogliamo

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    1. Ed è un modo così efficace!
      Tu quanto sei alta? 48 mi sembrano pochi, ma dipende da svariati fattori.
      Un bacio!

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  4. Forse, tra 100 grammi in meno o 100 grammi in più dovresti mantenere le promesse che fai a te stessa: arrivi ai 63 e vai a goderti una pausa alle terme.
    Sembrerà stupido ma se non impari ad apprezzare gli obbiettivi che raggiungi, gratificandoti, non sarai contenta nemmeno se arrivi a 40 kg.
    Comunque, guardati e guardati intorno, pensi davvero che la tua felicità è esclusivamente legata al tuo peso?

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    1. Rileggendo ciò che ho scritto mi sono sembrata mooooolto antipatica, non era mia intenzione, volevo dirti comunque le stesse cose con un tono diverso :D
      La colpa è tua che non mi hai portato dalla Sicilia le paste alle mandorle :-P
      Stai bene con entrambi i costumi, quello corallo è più carino :)
      Un bacione

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    2. Cara, non mi sei sembrata antipatica, mi sei sembrata solo molto realista e ragionevole, e l'ho apprezzato, anche se io non riesco ad esserlo mai.
      Anche per quanto riguarda il gratificarmi, lo sto facendo, per esempio arrivata ai 63 mi sono comprata una borsa che volevo da tempo, ma non pensavo di meritare DAVVERO un premio. L'ho fatto perché me lo ero imposta, ma intimamente non penso di meritare nulla, ed è su quello che dovrei intervenire. Ma anche se so che non è il peso a rendermi felice, razionalmente so che c'è altro nella mia vita ed è ben più importante, non riesco comunque a disinnescare questo meccanismo malato.
      Un bacio!

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  5. Il costume è bellissimo e ti sta benissimo :)
    Un abbraccio.

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  6. Credo che tu sappia già la risposta a tutte le tue domande. Non c'è nessuna felicità pronta ad abbracciarti al tuo traguardo di peso. Fa paura, ma devi dare un altro senso alle tue giornate. .. l'alternativa è venerare la magrezza, e sentirsi sempre grassa.
    Ps: sei uno schianto in quel costume rosso :)

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    1. La risposta la so, purtroppo. È che ho spesso l'impressione che la mia mente sia spezzata in due, e che inevitabilmente finisca sempre per dar retta alla parte meno razionale di questa.
      Un bacio e grazie per il complimento! :)

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  7. stai bene in corallo!!!molto bene!!

    ti ho scritto nel post precedente ma non hai risposto...è probabile che non mi hai vista...:)

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    1. Grazie mille!
      Mi era sfuggito ma ho recuperato, un bacio!

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  8. Stai benissimo in entrambe.
    Mi dispiace ma credo che indossare una 36 sia impossibile...o non mangi e diventi anoressica oppure puoi scegliere uno stile di vita sano con del movimento che ti rende tonica (e più bella).
    Perchè anche se raggiungerai il tuo obiettivo non sarai mai veramente felice, mai ti vedrai bella nè ti basterà.

    M.

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    1. Lo so bene e ti posso assicurare che non mi vedevo magra e bella neppure quando portavo effettivamente la 36 (che, ti dirò, prima di comprare dei jeans taglia 24, non sapevo neppure esistesse). Eppure dimagrire mi sembra così allettante, e non riesco a pensare ad un'altra cosa che possa rendermi parimenti soddisfatta. È assurdo, lo so bene, ma è così.
      Un bacio!

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  9. Sai che condivido tutto... E come ti ho già detto sei stupenda, davvero. È facile per me dire che se fossi come te andrei al mare senza problemi; ma ti assicuro che lo penso. E poi caspita, hai una mente favolosa, scrivi benissimo e sei intelligente! Leggere i tuoi post è sempre un piacere... Sarebbe bello se te ne,accorgessi anche tu! :*

    PS' ti prometto che troveremo un altro obiettivo! E se ci riesci prima, chiamami e spiegami come si fa!

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    1. Sei troppo (ingiustamente) gentile. Davvero, non merito tutti questi complimenti.
      O, se li merito io, li meriti anche tu.
      A te la scelta!
      Un bacio!

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  10. Ma dove sarebbero le coscione se quando unisci i piedi ti resta lo spazio tra le gambe? Io per non farle salire una sull'altra devo tenere distanziati i piedi più della larghezza delle spalle...
    Stai troppo bene!!

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    1. Ma sarà un effetto ottico, le mie cosce non solo si toccano, STRUSCIANO l'una sull'altra provocandomi continue sensazioni di disgusto. Mai, da quando ho superato i 50kg, hanno smesso di toccarsi mentre cammino.
      Un bacio!

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  11. Ti capisco, ti capisco maledettamente bene.

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    1. Come dico sempre, è confortante è triste insieme avere la vostra comprensione. Mi sento meno sola, eppure vorrei che voi foste più felici di me!
      Un bacio!

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  12. Come hai detto tu molto probabilmente raggiunto un traguardo vorresti raggiungerne un altro più basso e via dicendo..ma non sono la persona giusta per dire queste cose.
    Sinceramente credo che quel costume ti stia davvero bene, altro che aggettivi negativi con i quali ti descrivi, anzi!
    Un bacione :*

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    1. Grazie, cara.
      Accontentarmi non è nella mia indole, quando sto per raggiungere un traguardo qualsiasi mi metto a cercare il successivo, che sia più difficile, più irraggiungibile, che possa mettermi seriamente in difficoltà. Non so se sia ambizione o masochismo, certo è che non vivo molto bene.
      Un bacio!

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  13. Ecco qua, sembra di sentire i miei pensieri. Sarebbe stupendo se imparassimo a fregarcene di quello che potrebbero pensare gli altri anche perchè gli altri, sai, a volte non pensano niente di male o di bene su di noi. Mi ha fatto tristezza leggere quello che credevi avessero pensato i colleghi di A, una balena addirittura!!! Guardando le foto vedo una ragazza normalissima e con un corpo ben proporzionato... La cosa più personale che avrebbe potuto pensare un uomo sarebbe stato che hai delle belle tette :), se avesse voluto pensare qualcosa, la maggior parte delle volte nemmeno ci vedono. La gente non ci vede come ci vediamo noi e te lo dimostra il fatto che tutte noi ti abbiamo detto che stai bene in queste foto. Però ti capisco, comprendo in pieno ogni singola frase che hai scritto e io non andrei ad una festa in piscina nemmeno sotto tortura

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    1. Hai ragione, la maggior parte delle persone non fa caso a tutte le cose per cui noi andiamo in paranoia. Pensa che mia cugina per i diciotto anni s'è fatta regalare un naso nuovo e raccontava che dopo tutto il dolore e il fastidio la cosa peggiore è stata realizzare che i più neanche se ne accorgevano, perché a nessuno il suo naso era sembrato brutto come a lei. Ma forse il giudizio degli altri non è comunque importante, paragonato al nostro, sempre durissimo e inconfutabile.
      Un bacio!

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