giovedì 28 gennaio 2016

fine del mese di stallo: il 2016 può iniziare davvero

Le cose pian pianino si smuovono, la palude si sta ritirando, e forse persino il mio corpo ha disattivato la modalità stand by.
Nei giorni scorsi ho mangiato più del solito, avevo fame, o forse era più che altro voglia di mangiare - è impossibile per me accorgermi della differenza, dopo tanti anni passati ad ignorare la fame - fatto sta che mi sono concessa degli sfizi fuori pasto, ho mangiato tantissimi carboidrati e mi sono persino ritrovata ad avere voglia di dolci, che a me generalmente non piacciono. Ieri temevo il peggio e invece, paradossalmente, ho perso un chilo.
E, ancor più incredibile, riesco a vedere quel chilo che ho perso: ho la pancia più sgonfia e piatta, anche se i fianchi continuano a sporgere oltre il limite che ho arbitrariamente deciso per loro.
Si è sbloccato tutto di punto in bianco, come se una forza invisibile avesse tolto il tappo che impediva alle cose di muoversi o un telecomando gigante avesse finalmente premuto "play" dopo un paio di mesi di "pause". 

Così all'improvviso ci sono buone notizie sul contratto del mio fidanzato, mi è arrivato lo stipendio di novembre (ma non di ottobre, chissà se lo vedrò mai!) e, rullo di tamburi!, abbiamo trovato una casa. L'inquilina che doveva lasciarla a fine mese, però, ha chiesto di poter rimanere fino a metà febbraio, finché non si sistema con il suo nuovo lavoro all'estero, e quindi non entreremo prima del 20 del mese prossimo, o forse direttamente a marzo. 
Però la casa c'è e non dobbiamo più incastrare nei nostri impegni le visite ad improbabili catapecchie, né alimentare l'insonnia scorrendo con rassegnazione l'homepage di Idealista e Immobiliare.it. È fatta. La prima cosa che abbiamo comprato per la casa nuova sono stati dei cuscini color senape e gli asciugamani del bagno ché, si sa, i dettagli sono fondamentali. 
Non vedo l'ora di archiviare gennaio, con la sua grigia attesa e il pensiero fisso "dovrei ricominciare a vomitare", e inaugurare febbraio con un mood diverso e con una ritrovata energia. 
Ho sostituito al miraggio bulimico un progetto più sano: mi sono comprata delle scarpe da ginnastica muove al Decathlon, fucsia con le stringhe arancioni, e lunedì - che per altro è il 1 febbraio, quale data migliore per cominciare qualcosa di nuovo di un giorno in cui coincidano inizio della settimana ed inizio del mese? - inizio un nuovo programma di tonificazione, la Top Body Challenge di Sonia Tlev. Dopo aver fatto a più riprese tutti i livelli della 30days Shred di Jillian Michael avevo voglia di qualcosa di nuovo e di più mirato al modellamento del corpo. Non c'è, infatti, una parte consistente di cardio, come nella 30days Shred, ma ci sono tanti addominali e esercizi per definire le forme femminili, sembra davvero un programma ben strutturato, non vedo l'ora di iniziarlo.
Ho bisogno di vedere dei risultati, di toccare con mano la possibilità di creare un corpo diverso, bello e armonioso, senza dover ricorrere ai mezzucci che ben conosco. In queste ultime settimane, davvero, mi sono ritrovata a pensare di dover vomitare con una frequenza che non mi capitava da anni. Sono arrivata a tanto così dal farlo davvero, avevo già lo spazzolino in mano, pronta a infilarmi il manico in gola, ma poi è suonato il telefono e mi sono distratta a concordare un lavoro. 
Mi vergogno di questo pensiero ricorrente e vorrei mettere a tacere quella vocina che dice "una volta ogni tanto non fa male, una volta ogni tanto non è essere bulimiche. Lo fanno anche le ragazze normali. Sarebbe solo per limitare i danni di una cena troppo pesante, sarebbe l'equivalente della citrosodina!" perché io so che non è vero. So che il passaggio da vomitare una tantum a farlo abitualmente, dopo ogni pasto, è incredibilmente rapido, so che sarebbe un attimo ritrovarmi a vomitare anche il caffè, perché una volta che ci "prendi la mano" è maledettamente comodo abusare di questo metodo, so che devo resistere alla tentazione di farlo "una volta soltanto", perché non sarebbe mai una sola. 
Almeno quando vivrò nella casa nuova avrò la scusa dei 65mq, di un piccolo bagno che confina con la camera da letto e nel quale è molto difficile nascondersi a fare queste operazioni. Ma devo resistere alla tentazione anche adesso, che sono quasi sempre da sola e ho un bagno tutto mio, perché se cedo una volta è finita, e non me lo posso permettere, ho troppe cose che mi aspettano e non voglio rovinarmele.

20 commenti:

  1. Bellissimo post che finalmente dal pc posso commentare! Urrà!
    Sono davvero contenta per il peso, e ancora di più lo sono per la tua decisione di NON vomitare.
    Come sai ci capiamo su questo, e come dici tu vomitare peggiorerebbe solo la situazione (oltre a non sbloccare il peso, a non farlo scendere perché come sai bene vomitare non fa dimagrire, rallenta il metabolismo e l'abbiamo entrambe provato sulla nostra pelle).
    Sono contentissima anche per la casa, che bella notizia! So che non risolve le cose ma cerca di farti mettere abbastanza di buon umore da questa novità, questo nuovo percorso con il tuo fidanzato!
    Ti rispondo su whatsapp ma ci tenevo tantissimo comunque a commentare :)

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    1. Sì, i cambiamenti destabilizzano sempre ma cercherò di concentrarmi solo sul lato positivo, sulle cose belle che faremo insieme, sul fatto che finalmente riusciremo a vederci ogni giorno, fosse anche soltanto per un paio d'ore alla sera.
      È bello ritrovarti nei commenti! <3

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  2. leggendo questo post ho provato piacere e dispiacere.
    piacere per le novità..il tuo kg perso..
    dispiacere per la storia del vomito..
    non so perchè ma mi sembri quasi 'condannata'a vomitare appena ti trasfirirai.
    perchè?
    io voglio che tu ti impegni sul non-vomito anche e soprattutto dopo..quando sarai sola quando sarai con il tuo lui...
    con calma.
    una cosa alla volta.
    ora GODI delle tue recenti vittorie e fanne bagaglio per il dopo.


    ti abbraccio forte forte

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    1. In realtà io sono più dell'idea che se riesco a resistere alla tentazione in questo periodo che precede il nostro trasferimento dopo sarà solo più facile, anche solo per il fatto che mi sentirei a disagio a vomitare sapendo che c'è qualcuno nella stanza confinante col bagno. Un tempo avevo raggiunto una notevole dimestichezza, ma ora non so se sarei abbastanza rapida e silenziosa da non farmi scoprire, quindi non oserei. Di conseguenza credo che queste settimane siano le più rischiose, ma per ora sto resistendo.
      Un bacio!

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  3. Avanti tutta Euridice!

    In fondo, chi mai ha stabilito che si possa cambiare solo a Capodanno? Ogni giorno può essere il nostro 1° gennaio, se davvero vogliamo crescere, evolvere e cambiare.

    Se è vero che la stasi può indurci a riempirla con i ben noti meccanismi malati, una rapida successione di cambiamenti, per noi iper-controllanti, può essere altrettanto pericoloso.
    Il nemico bussa alla tua porta più insistentemente, ok, ma non significa affatto che tu debba uscirne sconfitta.
    Come ben scrivi, hai troppo da perdere se ti arrendessi, e lo sai così bene da mettere in atto tutte le tue difese già ora, prima che le contingenze ti impediscano di attuare comportamenti nocivi.
    Alcune pensano che non guariranno mai; altre sono certe di poter chiudere per sempre questo brutto capitolo chiamato DCA... io penso che la vittoria non sia l'assenza di nemici, pensieri intrusivi, tentazioni malate, ma la nostra capacità di farvi sempre fronte e respingerle.
    L'assedio può riprendere di tanto in tanto, ma noi siamo determinate e scaltre al punto di captare i segnali di allarme e debellare la minaccia prima che si concretizzi.
    Una sorta di sistema immunitario psichico insomma :)

    Tantissimi auguri a te e ad A. per il vostro futuro insieme :)

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    1. Hai perfettamente ragione: se i periodi vuoti sono il terreno più fertile per il dca è altrettanto vero che i cambiamenti, tanti e importanti, sono ugualmente pericolosi in quanto vanno ad intaccare una routine fossilizzata, a scuotere il nostro porto sicuro. Anche i cambiamenti nettamente positivi, come quelli che mi aspettano.
      Però, come dici tu, credo che nel corso degli anni abbiamo sviluppato un sistema immunitario psichico (che bella immagine, sei una fucina di metafore geniali!) che è già al lavoro per rendere i cambiamenti meno rischiosi possibile per il nostro equilibrio fisico e mentale.
      Questa è la prova, l'occasione di iniziare una vita nuova in cui i pensieri malati, che non credo possano sparire da un giorno all'altro, siano relegati in un angolino del cervello, ininfluenti.
      Un abbraccio!

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  4. Che bello sentirti scrivere che qualcosa inizia ad andare bene! E poi mi rallegrano troppo i trasferimenti con i fidanzati, è una delle poche cose romantiche che sopravvive ancora! In bocca al lupo ;-)

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    1. Sì, è vero, andare all'Ikea mano nella mano è, secondo me, una delle cose più romantiche in assoluto :)
      Un bacio!

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  5. Ciao Euridice,
    come ti avevo detto a volte il problema è proprio aspettare.
    Siamo così abituati a correre da non sapere più gestire i momenti tranquilli o statici (secondo i punti di vista).
    Ma vedi, pian piano tutto si smuove e prende la giusta direzione! persino il corpo è contento e assimila il suo giusto nutrimento senza questioni.
    Il problema resta la mente ma credo che sia una specie di timor sacro del passo che stai per fare.
    Sai tipo uomo sull'altare che realizza che non avrà altre patate al di fuori di quella che sta sposando e ha crisi bestiali nelle quali anche un cesso chimico sembra papabile? ecco, così.
    Ho volutamente usato uno stereotipo perché se per tutto quanto facessimo delle precisazioni non finirei più.
    Credo che il pensiero del vomitare ti distragga dalle tue paure inconsce e credo sia qualcosa che ci accomuna tutte.
    Ma devi rilassarti e approfittare di questo bel momento di euforia per le mille cose da fare.
    Sono con te!

    ps: io ho comprato il tappetino ginnico.. dici che è il momento che ci fa voglia? o sono i saldi? mah!

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    1. Sì, sono sicura che i pensieri malati legati al vomito e alla restrizione siano solo un tentativo di concentrarmi su cose che conosco mentre il futuro è decisamente incerto, ma spero di riuscire a resistere. Il paragone dell'uomo sull'altare rende bene l'idea, in generale credo sia un po' l'angoscia di diventare grandi, con i primi stipendi accreditati sul conto in banca, la convivenza, progettare il mutuo e cose così.
      Un bacio!
      p.s.
      Secondo me un mix delle due cose: settembre e gennaio sono i mesi migliori per dieta ed allenamento e poi in questo periodo i saldi al Decathlon sono davvero convenienti!

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  6. Prova a sostituire il pensiero del vomitare con un pensiero diverso, positivo (che implichi magari un'azione positiva).
    Arriva il pensiero del vomito (quello non dipende da te, purtroppo può arrivare) e, zac, lo usi per ricordarti qualcos'altro al quale legare un'azione che ti potrebbe far star bene.

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    1. Mi piace il tuo consiglio. Ho deciso di sostituire il pensiero del vomito con una ripetizione di addominali. Ok, non so se sia la cosa migliore, però mi distrae abbastanza. Quando mi viene voglia di vomitare mi sdraio, faccio dieci addominali e poi ricomincio a fare quello che stavo facendo prima.
      Grazie davvero!

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  7. Evvivaaaa Euridice, la casa!!! Sono elettrizzata io per te :)
    Una preoccupazione in meno e una gioia in più...
    Cestinerei anch'io questo mese di gennaio come un'appendice del 2015, quindi se vuoi far finta che il 2016 sia iniziato ieri ti reggo volentieri il gioco... a patto che tu continui a resistere e a ripudiare il pensiero del vomito. Hai proprio ragione: "non me lo posso permettere, ho troppe cose che mi aspettano e non voglio rovinarmele". Non c'è da aggiungere assolutamente nulla a questo. Sei ganza, forza! Un bacione.

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    1. Il vostro entusiasmo mi mette tanta allegria. Io sono una persona molto cauta e freddina in questo genere di cose, non mi faccio mai trascinare dall'entusiasmo per le cose positive perché ho sempre paura di illudermi troppo, mi lascio andare un po' per volta, il mio fidanzato dice che sono un ragù, ho bisogno di bollire a fuoco lento :)
      Un bacio!

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  8. Sono tanto tanto felice per te! Fai bene a resistere alla tentazione del lato oscuro, sai bene quali sono i rischi e le conseguenze.. Tu sei più forte, puoi farcela, te lo meriti! Tanti auguri per questo nuovo mese, sperando che l'umore si mantenga alto :)

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    1. Lo so bene, anche se la consapevolezza non mi ha comunque salvata in passato. Però si spera che l'età porti saggezza, no?
      Un bacio!

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  9. Ho letto gli ultimi post di fila xke non aprivo blogger da un po.
    Dopo l'ultimo temevo il peggio, eri molto triste e depressa ma poi la svolta!
    Finalmente la casa, e il peso (un po di carboidrati fanno solo che bene se non esageri e infatti sei calata e sgonfiata), la fine dell'attesa e dello stress..
    Non so molto della bulimia non avendola passata ma credo sai meglio di me i danni che porta e che quindi quei tre kg in meno che porta sono solo effimeri.

    Bacioni cara!

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    1. Raki, che bello ritrovarti!
      Comunque per me il problema è sempre stato che il periodo della bulimia è stato un periodo sereno e quindi non riesco a vederla razionalmente come una malattia, ma sto resistendo, per ora!
      Un bacio!

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  10. mi piace leggere la positività che, nonostante lo schifido gennaio, si sprigiona da te... devi tener duro, senza lasciarti abbattere da niente!

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    1. Speriamo, carissima. La mia forza di volontà è deboluccia, ma ce la sto mettendo tutta! Un bacio!

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