mercoledì 2 aprile 2014

quando lo stomaco è più forte del cervello

Peso: 72,5
(-2,9; ancora 22,5 kg da perdere)

Ieri ne ho combinata una delle mie: ero in giro con un'amica, faceva caldo e il sole mi mette allegria. Abbiamo deciso di fare merenda e andare a prendere un gelato e io ho accettato di buon grado, anche se, costretta dalle circostanze, avevo mangiato carboidrati a pranzo (di solito a pranzo mangio poco e quasi mai carboidrati). Poi si è fatto tardi e così il gelato è stato accantonato a favore di un aperitivo ma, non soddisfatte degli stuzzichini che ci hanno portato, abbiamo anche ordinato un panino, per completare il danno.
Bene, la situazione non sarebbe stata neppure così tragica - a parte l'aver ingurgitato in mezza giornata la dose di carboidrati di una settimana, è chiaro - se non fosse intervenuta nella mia mente malata un'autocensura che mi ha impedito di confessare, una volta arrivata a casa, che avevo già cenato. Mi sentivo in colpa per essere caduta in tentazione e per una sorta di pensiero perverso speravo che far finta di nulla avrebbe cancellato il mio errore, così mia madre ha preparato anche per me e mi sono ritrovata davanti un piatto di risotto al radicchio!
Ora, mia madre non cucina quasi mai la sera. Nel senso che di solito si mangiano cose molto semplici come bistecche ai ferri, petto di pollo, insalatone, affettati e formaggi...ieri sera, invece, era stata investita da un'improvvisa ed ingiustificata voglia di cucinare e ha fatto il risotto! Ho dovuto mangiarlo per non destare sospetti e la cosa terribile è che non è stato difficile. Fisicamente, intendo: il mio corpo certi giorni sembra non saziarsi mai. Sono sconvolta e schifata insieme dalla forza che dimostra il mio stomaco, ancor più incredibile se paragonata alla debolezza della mia mente.
Oggi, poi, mi è preso un po' di "tantormai" e ho fatto colazione fuori con un amico nonostante avessi mangiato una fetta di panbrioscè prima di uscire di casa (ok, una fetta di panbrioscè da sola ha settanta calorie e non si può considerare una colazione ma io al mattino non ho mai fame e questo non giustifica la necessità di fare una seconda colazione con un saccottino al cioccolato del bar, decisamente) e ho anche mangiato di nuovo carboidrati a pranzo. 
Per fortuna al pomeriggio sono rientrata in me e dopo aver fatto una lunghissima passeggiata in centro (io adoro camminare, non prendo quasi mai i mezzi, anche per via della mia clausotrofobia) questa sera ho mangiato un'insalatona con pomodorini, tonno al naturale e mais. E tra poco comincio con gli esercizi, con i pesi la pancia si è appiattita molto e ho il sedere di marmo. Peccato che sembri di marmo anche quando deve calare di qualche centimetro, accidenti all'ingordigia.
Buona serata a tutte!



4 commenti:

  1. Ti capisco...mquando ti prende la ruota dei carboidrati è un casino, sono così rassicuranti.... Ma ti sei ripresa su ito e hai minimizzato il danno, sei stata forte, forstissima.

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    1. Grazie del sostegno! Io in realtà cerco di non esagerare mai con i carboidrati anche perché ho avuto qualche problema di lieve intolleranza al glutine e cerco di non accumularne troppi perché temo che possa manifestarsi di nuovo e non voglio dover rinunciare alla pizza e alle focacce per tutta la vita ;) sono una grande amante dei prodotti da forno e delle cose sfiziose ma grasse come tartine, focaccine e simili. Dannazione! Un bacio!

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  2. Cara Euridice, non fare come Orfeo. Voltarsi indietro, quando si sa di non essere stati fedeli del tutto alle proprie promesse, aggrava solo le cose. E' capitato, non si può escludere che non si ripeterà ancora, dato che non dovresti mai privarti della socialità; i disturbi alimentari tendono a fare terra bruciata attorno a noi ed è facile essere portate a credere di non avere bisogno degli altri, anche durante un processo di stabilizzazione. Io cerco sempre di tenere in conto la variabile di qualche pasto inaspettato e di essere il più rigorosa possibile quando sono sola. Certo, non è sempre così facile a farsi, ma alla fine dei conti penso che l'obiettivo comune sia quello di imparare a gestire il proprio corpo e la propria alimentazione con equilibrio costantemente. Detto questo, modificherei parte dell'ultimo punto della colonna a sinistra, facendone un mantra quotidiano più che un obiettivo. Dimostra a te stessa che sei forte abbastanza per farcela.
    Buona giornata.

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  3. Quoto in toto Solstafir.
    Purtroppo il meccanismo del tanto ormai è quello che proprio non riusciamo a controllare. Tutte le persone cadono in tentazione, è vero che non si vive per mangiare ma è anche vero che si vive meglio se ogni tanto si mangia una cioccolata o un gelato.
    La differenza è che le persone il cui rapporto con il cibo è normale si sentono appagati e sono anche soddisfatti di "essere caduti" in tentazione. Nel nostro caso c'è un meccanismo malato che non solo non ci fa sentire contenti, ma ci fa anche punire e con un feedback positivo (al danno rimediamo con ulteriore danno..)
    Dobbiamo cercare anche di intervenire su questo.
    Dai forza, siamo tutte forti, baci.

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